Basket » 09/10/2006

C2 Masch.: San Pietro – Fortitudo= 70–61

(20-13; 41–29; 55–43)

San Pietro: Bartolomeo 2, Caputo 2, Colazzo 11, Cuomo 3, La Monica 20, Pesimena, Corlianò 17, De Marco 4, Pennetta, Marangio 12.

Fortitudo Mesagne: Zanzarella 12, Palermo 3, Cafiero 12 Calò 2, Vitale 13, Molfetta 11, Santoro, Bocina, Aresta 7, Guglielmi.

Il San Pietro Vernotico fa suo l’incontro che lo vede opposto alla Fortitudo Mesagne. Due punti di fondamentale importanza in chiave salvezza nonostante si stia giocando ancora il secondo turno del girone d’andata. Ma questo campionato di serie C2 si presenta diviso in due tronconi, in cui il primo comprende squadre che decisamente puntano al salto di categoria (Francavilla, Martina Franca, San Severo, Monteroni…), e il secondo altre compagini zeppe di giovani interessanti e un paio di “chiocce” per guidarli verso la salvezza. Proprio questa è stata la politica del San Pietro che si è affidato agli esperti La Monica e Corlianò a capo di un manipolo di giovani davvero molto interessanti. Ragazzi che avevano già dimostrato il loro valore in quel di Taranto dove avevano lasciato i due punti solo all’ultimo secondo del tempo supplementare.

Ma contro il Mesagne la pressione era tutta sulle spalle dei giocatori locali che proprio non potevano permettersi di lasciare la vittoria ad una squadra con la quale cammineranno a braccetto per tutto il campionato in cerca di una salvezza e del miglior piazzamento nei play-out. La gara si apre con una bomba di Molfetta subito rintuzzata da tre realizzazioni triple di La Monica (2 bombe e 3 tiri liberi) che rompono decisamente l’equilibrio iniziale. A quel punto l’allenatore ospite passa ad una difesa mista con la marcatura individuale sul pivot del San Pietro e gli altri 4 giocatori disposti a zona. Il primo quarto si chiude con il punteggio di 20 a 13 per i padroni di casa. Vantaggio che si raddoppia all’intervallo di metà tempo quando le squadre vanno nello spogliatoio con il San Pietro in vantaggio di 12 punti con buone giocate di Colazzo, Marangio e Corlianò.

Nelle fila del Mesagne il giovane Aresta si produce in buone penetrazioni che fruttano parecchi tiri liberi (tutti a segno), mentre Zanzarella comincia a prendere le misure sul tiro dalla lunga distanza. La terza frazione di gioco vede le squadre segnare 14 punti a testa, grazie alle buone giocate dell’esperto pivot Vitale per il Mesagne e ad un paio di bombe di Corlianò che organizza i propri giochi d’attacco partendo sempre dal gioco L (blocco del pivot con penetrazione e scarico). Il Mesagne riesce a recuperare parzialmente lo strappo che l’aveva portato anche a -18, ma senza mai impensierire per davvero i giocatori locali.

L’ultima frazione di gioco si apre con buone giocate di Colazzo che mette a segno parecchi punti con buoni tiri dalla media distanza. Nel Mesagne sono Vitale e Zanzarella a farsi carico di tutte le realizzazioni ma l’incontro era ormai segnato e non rimaneva loro che cercare di limitare il passivo per un’eventuale differenza canestri. Questa partita rappresenta l’emblema di quello che sarà l’andamento di tutto il campionato. Cioè squadre di bassa classifica che perderanno quasi tutti i punti contro le regine del campionato, e cercheranno di mantenere il loro parquet inviolato contro le squadre di pari livello. Quindi missione compiuta per il San Pietro Vernotico che riesce a dimenticare parzialmente la partita persa all’esordio, un match sfuggito di mano due volte alla fine del tempo regolamentare e del supplementare. I giovani di coach De Vita hanno dimostrato di possedere grandi qualità atletiche e di sacrificio, presentando una difesa molto dinamica che costringe gli avversari a bassi punteggi. Se cominceranno ad essere più ordinati ed incisivi in attacco, dove per altro si sono ben distinti Colazzo e Marangio (oltre ai due senatori La Monica e Corlianò), potranno fronteggiare al meglio tante squadre di media classifica che troveranno pane per i loro denti sul parquet sampietrano.