Basket » 09/10/2006

New Basket-Veroli: le interviste

“Abbiamo dato una grande dimostrazione di forza – afferma il patron Massimo Ferrarese a fine gara. Abbiamo una squadra forte anche se è presto per dare giudizi o per fare bilanci, ma decisamente oggi il gioco ha dimostrato la supremazia della squadra contro team, come Veroli che devono ancora trovare la propria calibratura”.
È entusiasta a fine gara il patron della New Basket, quando il tabellone segna 87 a 65 per la propria creatura. Ma non nasconde un certo rammarico per la questione palazzetto: “Non è stato ideale giocare qui a Lecce, anche se ringrazio la città salentina per l’ospitalità. Abbiamo accettato di giocare qui perché può anche esser plausibile un ritardo nei lavori di una costruzione, ma che sia nei limiti della decenza. Non accetteremo alcun altro ritardo, ora ci devono ridare la nostra casa”.
Al fianco del patron brindisino c’era anche il cantante Al Bano Carrisi che dopo la diretta da “Quelli che il calcio…” è giunto al palasport leccese per dare sostegno a quella che anche la sua squadra, essendo uno dei Main sponsor con la propria azienda vinicola: “Questa squadra produce gioia e vittorie, non può che andare bene quando si vicine in questa maniera – afferma il cantante di Cellino San Marco. Un esempio per il territorio e che unisce la gente. La mia esperienza nello sport e nel basket in particolare procede alla grande”.

Venendo alla questione tecnica della gara molto soddisfatto il coach Toni Trullo: “Sono molto contento del modo con cui è stata affrontata questa sfida. Mi è piaciuta l’intensità difensiva e come si è riusciti a concedere poco agli avversari anche con un assenza importante come quella di Li Vecchi”. A ci dice che Veroli era in formazione rimaneggiata il coach rosetano risponde per le rime: “loro erano al completo. Mancava Gagliardo, ma a noi mancava Li Vecchi. È la differenza è notevole a sfavore nostro. È come se io mi paragonassi a Pat Riley. Poi avete visto come chi doveva esser a mezzo servizio per Veroli è divenuto il loro miglior uomo (parla di Carrizo, 23 punti - ndr)”.
Gramenzi ha mischiato le carte provando una uomo che si alternava con una match up molto camuffata, poi ha provato nell’ultimo quarto una zona in maniera molto timida, prima di cambiarla per le triple di Caprari.
“Sapevo tutto del collega – afferma Trullo. Avevo studiato il gioco dei laziali e con i ragazzi abbiamo preparato la sfida adattando i nostri schemi difensivi sulle particolarità offensive degli uomini di Gramenzi. Poi conosco il gioco di Gramenzi, conoscendolo da molto tempo. Mi dispiace per ora sacrificare Cattabiani come 4 atipico, ma con l’assenza di Li Vecchi è d’obbligo, con il ritorno dell’ala Cattabiani tornerà nel ruolo naturale”. Un parola sulla trasferta obbligata è doveroso: “Conterrà anche il calore del pubblico il palasport leccese, ma noi vogliamo ritornare nel nostro impianto. Ringrazio chi con tanti sacrifici è giunto sino a Lecce e vedere la nostra partita”.
Meno felice il coach laziale Franco Gramenzi: “Abbiamo pagato la buona forma e calibratura del team brindisino. Non abbiamo inciso a dovere e abbiamo pagato anche una supremazia pugliese sotto le plance. E’ fuori di dubbio che Brindisi pare già in forma e ben coordinata, noi dobbiamo lavorare per prendere un assetto base”.
Parole simile anche dalla bocca dell’ex Claudio Bonaccorsi: “Non ci sono 22 punti di differenza tra le due squadre, ma certamente Brindisi gioca un basket migliore di noi che dobbiamo trovare una forma ancora da modellare”. Tanti applausi da ex per il cestista livornese: “Mi ha fatto piacere ritrovare amici di una città che mi ha dato tanto. Mi dispiace solo che non si sia giocato al palaPentassuglia”.
Decisamente impressionato dal gioco offerto da Brindisi è il procuratore Ciafardoni, ospite a Brindisi: “Brindisi gioca attualmente la migliore pallacanestro della B/1. gioco concreto deciso e con sprazzi di alta scuola e spettacolo. Un gran biglietto da visita per il nostro sport. Sarebbe stata un'altra cosa giocare a Brindisi, ma il tempo spero che possa ridare il suo tempio a questa squadra”. Ironico nei confronti del suo assistito Bonaccorsi: “Sembra quasi che giocasse ancora con Brindisi, ma tutto sommato capisco l’emozione della prima volta da ex”.

Paolo Lonati

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