Calcio » 23/12/2006

CND: Brindisi-Altamura=4-1

Le immagini dell'incontro di Maurizio Matulli: clicca qui

Per lasciare alla spalle una delle settimane più tribolate della recente storia del calcio brindisino era necessario vincere. E la vittoria è arrivata, accompagnata anche da ben quattro reti.
A dare una mano ai biancazzurri si è messo anche il Sign. Volpetti di Roma a cui oggi mancavano solo la barba bianca ed il cappello rosso per tramutarsi nel più reale dei Babbo Natale: quattro rigori assegnati in 90', dei quali almeno un paio al limite della magnanimità.
Ci saranno da scomodare gli statistici del Brindisi per conoscere se e quando la squadra con la V sul petto ha potuto usufruire di 3 penalty in un solo incontro. Ma trattasi di un fatto irrilevante per la sostanza delle cose. La sostanza è che il Brindisi visto oggi contro l'ultima della classe ancora non convince. Troppo debole l'impianto di gioco, troppe le contraddizioni tattiche, troppa sproporzione tra la qualità degli effettivi sul terreno di gioco ed i risultati prodotti.
Pino Giusto deve ancora lavorare tanto e mai come adesso la pausa natalizia sembra giungere propizia per raffreddare l'ambiente e puntellare squadra e gioco.
Per comprendere meglio il discorso basta rivedere il film dei primi 20 minuti di gioco. Sullo schermo passano le immagini di un Brindisi contratto, incapace di fare gioco, sormontato fisicamente e tatticamente in casa propria da una squadra come l'Altamura - con tutto il rispetto per i baresi.
I biancazzurri - schierati con il 4-4-2 - per lunghi tratti dell'incontro subiscono la veemenza di una squadra che in campo presenta una sola punta e tre centrocampisti pronti a veloci incursioni verso l'area. La nobiltà del ruolo di Andrisani e Di Pietro, quelli che dovrebbero essere i fulcri del gioco del Brindisi, delegittimata a "tappafalla" e semplice marcatori dei centrocampisti avversari.
L'unico schema del Brindisi è quello della palla lunga centrale a cercare Verolino e Falconieri. Mai un'apertura sulle fasce dove stazionano Ladogana (paziente e tenace a tenersi largo in attesa di un pallone giocabile) e Barca (più mobile a sostegno delle punte).
Nel primo frangente di gara l'Altamura ha l'unico demerito di non trovare la rete. Solo quando la partita si mette in discesa, grazie al primo rigore concesso dall'arbitro e realizzato da Falconieri, il Brindisi si lascia alle spalle la paura e appare più sciolto. Il bel gioco, comunque, non si vede e non arriverà per tutto l'incontro.
Il secondo rigore, e la seconda rete del Brindisi (a siglarla e Verolino) sugellano il primo tempo e mettono l'ipoteca sul risultato finale.
Che l'Altamura non sia una squadra trascendentale lo si capisce nel secondo tempo, quando dopo il gol lampo di Costa (anch'esso realizzato su rigore) non riesce ad incidere ancora, vuoi per merito di Nettis (ottimo il suo esordio al posto dello squalificato e partente Ioime) vuoi per demerito degli stessi biancorossi baresi.
Il terzo ed il quarto gol, rispettivamente di Falconieri su svarione della difesa in maglia rosa e di Potenza su ribattuta di un rigore errato da Verolino, servono a puntellare il risultato e, probabilmente, a dare morale alla squadra dei Barretta.
A far morale - comunque - ci sono anche e soprattutto i risultati dagli altri campi ed in particolare i pareggi di Sant'Antonio Abate ed Aversa Normanna. In tempi di vacche magre come questi non è poco.
Recuperare due punti alle più temibili avversarie per la vittoria del tornare: è questo il vero successo dell'ultima gara del 2006.