Basket » 17/05/2007

B2 Masch.: Ruvo-IGE Ostuni=71-73

Parziali: 21-21, 37-37, 42-59
Adriatica Industriale Ruvo: Fessia 23, Musso, Giuffrida12, Caldarola n.e., Orlando 2, Cacciani, De Bellis 18, Labate 11, Ambruoso 5, Ferrante n.e.
Ital Green Energy: Milone 31, Parisi 5, Kapedani n.e., Apruzzi n.e., Maddaloni 1, Crovace, Rollo n.e., Nobile 12, Avenia 14, Sarli10.
Arbitri: Sticco e Bollini
Uscito per 5 falli:Sarli
Percentuali al tiro: Ruvo: 21/46 da due (46%), 4/17 da tre (24%), 17/21 liberi (81%); Ostuni: 16/31 da due (52%), 7/22 da tre (32%), 20/25(80%);

La pillola del giorno dopo produce sempre gli effetti sperati.
L'Ital Green la ingerisce tutta e si riprende bene, ma per il certificato di guarigione dovrà superare gara 3 di domenica prossima sempre al Palacolombo.
Il fulmine di Musso è passato, e per 48 h torna il sereno nella Città Bianca. E sì perchè c'era un conto in sospeso, dopo l'immeritata sconfitta di domenica scorsa.

In un PalaColombo gremito, Ruvo e Ostuni si danno battaglia per 40' in una gara equilibrata e decisa in volata.
A mandare fuorigiri i baresi è Angelo Milone, martello pneumatico in azione per tutto il match, che fa volare gli ostunesi alla mezz'ora con il break asfissiante 22-5 e il conseguente +17 (59-42).
Le sue percentuali alte al tiro (80% da 2, 90% ai liberi) e il suo contributo ai rimbalzi fanno il resto, tanto che per bloccarlo De Bellis e compagni hanno dovuto ricorrere ai falli (ben 11 su di lui).
Fessia e De Bellis provano a rimettere in corsa Ruvochannel, cui la serata storta al tiro di Labate e al nervosismo di Orlando sono stati penalizzanti.
Avenia fa sempre buona guardia, e permette al team di Putignano un'ottima circolazione di palla. Ma nell'ultimo quarto si rivedono le streghe di gara 1, Ruvo parte forte e con Giuffrida e Fessia trova un break 18-5 che riporta i baresi in gara (-1 al 36' 60-61).
L'Ostuni ritrova il coraggio e l'allungo con una tripla di Nobile e un canestro di Sarli (che uscirà per 5 falli) fino al 2/2 di Parisi e Milone dalla lunetta che metteranno la parola fine all'incontro.

Francesco Zizzi