Basket » 17/09/2007
Ostuni, Tanzarella: "pronti ad aprire un nuovo ciclo"
L’avvio della SUMMER LEAGUE ha dato ufficialmente inizio alla stagione 2007 /2008.
Avvio non certo positivo per l’Assi Basket Ostuni (Brindisi) sconfitto a Massafra 76 a 73.
Nonostante la sconfitta e la prestazione non certo entusiasmante , l’ambiente ostunese è abbastanza sereno e fiducioso per il futuro.
Tra i più ottimisti c’ è sicuramente il presidente Tanzarella, che sembra già pronto ad avventurarsi in questa nuova stagione.
• Presidente , ci siamo lasciati più di due mesi fa con la grande delusione di aver solo sfiorato la finale playoff, ma anche con la consapevolezza di aver raggiunto un traguardo storico .Con quali auspici si ripartirà per questa nuova stagione che è ormai alle porte?
Tutti abbiamo il diritto di sognare ed è giusto che dal primo all’ultimo tifoso si aspetti sempre il massimo, però da una parte ci sono i sogni dall’altra c’è la realtà. La realtà è quella che noi, proprio nell’anima di questa società, nelle ambizioni personali e nel mio modo di essere, vogliamo cercare di migliorarci; quindi la prima affermazione che mi viene spontanea è quella di migliorare il risultato dello scorso anno. Risultato quello della scorsa stagione , che non è prettamente legato al fatto di aver sfiorato la finale, ma è soprattutto quello di aver consolidato un gran rapporto con il pubblico. Siamo consapevoli di poter contare su uno zoccolo duro che già in queste prime uscite della stagione ci sta dimostrando tutto il suo affetto. Esempio ne è stato l’evento della presentazione della squadra. Si pensava di organizzarla in piazza dove, però c’era in concomitanza un altro evento, quindi si è optato di farla in casa nostra, in quanto il palasport è casa nostra e dei tifosi, luogo dove abbiamo vissuto tante gioie ed emozioni. Evento organizzato in tempi rapidissimi, e poi la soddisfazione maggiore è stata alzare gli occhi verso le tribune e vedere che c’erano 1000 persone.
Un altro aspetto di riflesso allo scorso anno è che abbiamo chiuso un ciclo, un ciclo senza dubbio positivo. Un ciclo che è iniziato 4 anni fa, quando pur facendo 50 punti non provammo la soddisfazione di vincere il campionato, obiettivo raggiunto l’anno successivo. Ciclo proseguito con la prima esperienza in B2 ,con salvezza anticipata avendo raggiunto il playoff e infine lo scorso anno con questa avventura che ci ha portato a un passo dalla finale, finale nella quale siamo tutti convinti, sarebbe successo qualcosa di veramente straordinario se fossimo riusciti a conquistare .Ma non abbiamo rimpianti.
Il ciclo si è chiuso, si è chiuso con un grande ringraziamento verso questi ragazzi che hanno dato tanto, ma in ugual misura penso che anche noi abbiamo dato tanto a loro.
• Stagione che comunque andrà a finire vedrà nelle file giallo-blu un giocatore del calibro di Morena che lo scorso anno calcava i parquet della massima serie. L’arrivo del centro napoletano è sicuramente il fiore all’occhiello della vostra campagna acquisti, la sua esperienza potrebbe rivelarsi determinante non solo in campo, ma anche come fattore di promozione di questo sport per l’intero movimento cestistico locale non crede?
La risposta è affermativa in tutto ciò che hai detto. Anzi quasi quasi va a finire che passa in secondo ordine. Io non sono stato ad esaltare il suo arrivo, però spesso sono gli altri che sono fuori di Ostuni che ci fanno accorgere delle cose che facciamo, il che è molto significativo. In tutta Italia ha fatto scalpore il discorso che Morena è passato direttamente nella nostra categoria, nonostante ci fosse chi diceva che non ce la faceva a camminare. Credo che chi ha visto queste prime partite si è reso conto della statura, in tutti i sensi, del giocatore che abbiamo preso.
Morena tra l’altro fa parte di un progetto di rilancio completo del basket del nostro territorio. Prima iniziativa è stata la costituzione del COLLEGE BASKET, una società che si occuperà esclusivamente del settore giovanile. Un progetto su cui lavoriamo da tre anni, che sta producendo i primi risultati, grazie anche la collaborazione di alcune società satellite. Quindi Morena sarà il coordinatore, nonché il rappresentate di tutta la provincia per quello che riguarda il settore giovanile.
• Iniziativa importante quella del College Basket Ostuni. Ci può spiegare nel dettaglio questo nuovo progetto dell’Assi Basket?
Partiamo dal presupposto che abbiamo deciso di distaccare quello che è il lavoro giovanile da quello della prima squadra, perché chiaramente le attenzioni di alcuni dirigenti e personali si rivolgono a quella che è la punta dell’iceberg ,che offre maggiore visibilità, che scaturisce passione e che fa sì che il movimento cresca.
Chiaramente le risorse umane sono limitate , così se le usi per una società non le puoi usare per altre. Quindi contando sulla collaborazione di altri amici è nata questa società che seguirà prettamente il settore giovanile. Settore giovanile che ripeto, anche se qualcuno non se ne accordo, inizia già a dare i suoi frutti; calcolando che per far crescere un piccolo atleta ci vogliono 4/5 anni, noi abbiamo iniziato da 3 anni, è inutile negarlo, ma prima con la vecchia struttura non si poteva fare molto in quanto non c’erano gli spazi. Questa società seguirà tutto il settore giovanile e abbiamo inserito la società pallacanestro Carovigno, che è diventata nostra società satellite; in questo modo lì dove l’età lo potrà permettere i nostri ragazzi in doppio tesseramento parteciperanno al campionato di serie D a Carovigno facendo esperienza e, la stessa società svolgerà i campionati giovanili per noi sempre con i nostri ragazzi, più altri ragazzi di Carovigno o di altri paese limitrofi che abbiamo acquisito nella nostra organizzazione.
Altro passo importante è stato l’accordo con la Macron. Accordo che possiamo considerare il nostro fiore all’occhiello, per quanto riguarda il rinnovamento della nostra struttura organizzativa. Il fatto che un’azienda di tale importanza valuti le nostre proposte e successivamente decida di vendere i suoi prodotti con il nostro marchio, possiamo considerarlo come un qualcosa di grande valore. Spesso invece di dire preferiamo il fare. Quindi qualcosa facciamo.
• Mercato quello di quest’anno della serie B parecchio difficile è sembrato di capire, si sono sentite in giro cifre esorbitanti per la categoria, conferma?
Ci siamo letteralmente tuffati su questo mercato difficilissimo. Prima di tutto perché questo girone è quello più impegnativo, più ambizioso, quello che paga di più, in più con quest’anno con la presenza di numerosi derby pugliesi la concorrenza è aumentata. In più ci sono squadre con il dente avvelenato per la passata stagione come il Ruvo, che sono andate subito sul mercato, nei primi dieci giorni. E come tutti i mercati che si rispettino , le prime operazioni sono quelle che danno il prezzo; prime operazioni quelle del Ruvo che sono state esose e che hanno fatto lievitare i prezzi in un modo pauroso. Così anche noi che probabilmente eravamo convinti di poter fare alcune operazioni sul mercato ci siamo ritrovati poi con delle richieste imbarazzanti. Abbiamo affrontato il mercato per quelle che erano le nostre possibilità, in alcune occasioni siamo andati oltre. Avendo chiuso un ciclo c’era la necessità, la voglia e il bisogno di aprirne un altro. Per aprirne un altro dovevamo chiaramente puntare su atleti giovani e siamo riusciti a chiudere delle trattative con atleti che seguivamo da tempo, di cui conoscevamo le potenzialità. Sono convinto che abbiamo portato quasi tutte le operazioni che volevamo a conclusione. Alcune che avevamo chiuso o eravamo lì per chiuderle non è stato possibile ma non per colpa nostra.
• La squadra che avete allestito è un mix di giocatori con grande esperienza come Avenia e Morena, e altri molto giovani tipo Torboli e Mummolo entrambi classe 84’ al loro primo anno da senior. Una scelta sicuramente presa con il placet dell’allenatore, ma che ha molti è sembrata un tantino azzardata. Lei cosa ne pensa?
Si, posso essere d’accordo. Noi abbiamo scelto giovani che hanno già esperienza. Qualcuno diceva che Ostuni sarebbe stato il cimitero per alcuni atleti, sfido chiunque a fare la somma dell’età dei giocatori dei nostri atleti e credo che siamo tra le squadre più giovani. Chiaramente tutte le scelte sono state fatte con il placet dell’allenatore, perché altrimenti non si potrebbe convivere, chiaramente l’allenatore fa le sue scelte e la società se può lo accontenta là dove economicamente sia possibile. Sono scelte coraggiose, è chiaro che abbiamo una squadra nuova per 9/10 che non hanno mai giocato insieme, come se non bastasse poi ,nelle ultime ore c’è stato l’infortunio di Menzione che probabilmente rimanderà ancora di più l’amalgama di questa squadra e quant’altro. Però siamo abituati a soffrire e continueremo a farlo.
• Escludendo la sua squadra, quale delle altre compagini che andrete ad affrontare vede meglio attrezzata per il salto di categoria?
Io dico, e mi gioco una mia opinione: Ruvo, Corato,poi c’è il Massafra che secondo me farà un ottimo campionato, perché le neopromesse fanno sempre un buon campionato in quanto partono con il valore aggiunto di essere una squadra che ha giocato insieme e in più per quanto riguarda la compagine tarantina ha fatto inserimenti di qualità. A queste aggiungerei senza dubbio il Molfetta. Poi come outsider metterei una tra Catanzaro e Maddaloni.Pur non avendole seguite molto, conosco il buon lavoro di queste società.
• Nella prima gara di Coppa Italia, Massafra-Ostuni, L’IGE ne è uscita sconfitta non esprimendo un bel gioco. Carichi atletici di preparazione al campionato e una squadra per 9/10 rinnovata, le principali cause?
Si. Poi chiaramente alla fine di ogni partita , il presidente quasi sempre dovrebbe chiamare l’allenatore per valutare cosa ci sarebbe da cambierebbe . E’ chiaro che non abbiamo costruito una macchina perfetta, ma ne ho viste poche durante la mia esperienza. Macchina perfetta si diventa con il lavoro, l’abnegazione e con l’impegno. Chiaramente questa è una squadra nuova. Ha bisogno di tempo.
• Tra i fattori che alla fine risulteranno determinanti per la vittoria finale del campionato c’è sicuramente quello ambientale. Il pubblico ostunese potrà essere il vostro valore aggiunto?
Se fosse per il nostro pubblico non credo che avremmo problemi a vincere il campionato. Il nostro pubblico sono anni che continua a vincere il campionato e a migliorarsi.
Di Danilo Santoro
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