Basket » 04/10/2007

Dura solo 120 giorni l'avventura di Carlo Rinaldi alla N.B.Brindisi

La conferma è giunta alle 16.10 attraverso uno scarno comunicato inviato agli organi di informazione. Per rendere ufficiale ciò che Brundisium.net Puglia Tv avevano anticipato in mattinata, la New Basket ha scelto la via più formale possibile: "Il presidente Antonio Corlianò rende noto che la società ha interrotto il rapporto di collaborazione con il dr. Carlo Rinaldi". Stop. Nessun ringraziamento, nessuna spiegazione. Niente di niente. Si è ribadito, insomma, quello che i più perspicaci avevano intuito da diversi giorni: che l'esperienza di Carlo Rinaldi come direttore tecnico e sportivo della New Basket Brindisi dovesse ritenersi conclusa anzitempo.
La decisione era nell'aria. Troppe le divergenze ed enorme la delusione per un avvio di stagione a dir poco stentato. Brundisium.net ne aveva anticipato i contenuti a margine del resoconto dell'amichevole con il Molfetta. Così facendo avevamo voluto rompere quella strana alea che permea l'ambiente degli addetti ai lavori: "so tutto ma non parlo".
Era troppo chiaro che la consapevolezza di non aver apportato i miglioramenti tecnici auspicati ad una squadra che mira alla LegaDue e il non aver mai riscosso le simpatie della calda "piazza" brindisina avesse velocemente logorato i rapporti tra Carlo Rinaldi e la restante parte della dirigenza della New Basket.
Le diverse opinioni sul reintegro di Li Vecchi ed i dubbi sul reale valore di qualche atleta portato a Brindisi dallo stesso Rinaldi hanno reso insanabile la frattura.
L'allontamento di Rinaldi potrebbe non rappresentare un eccezione nel precampionato più turbolento dell'era Ferrarese. Voci molto attendibili riferiscono che sia sul piede di partenza anche il pivot Cagnin.
Ma i dubbi e le preoccupazioni di chi riesce a guardare un po' più in la del proprio naso non svaniscono assieme a Rinaldi e qualcuno dei suoi protetti.
E' ovvio che debbano essersi verificati eventi di una certa portata se la decisione di "cacciare" Rinaldi è stata presa alle porte del campionato e non prima, magari quando sarebbe stato possibile effettuare operazioni di mercato.
Una scelta del genere, oltre che rappresentare un mea culpa rispetto alla decisione estiva di avvalersi della collaborazione di Rinaldi, appare un po' tardiva. Soprattutto se consideriamo che il Direttore Sportibo ha ben presto tradito la promessa di non chiamare suoi assistiti a vestire la cannotta biancazzurra.
Lungi da noi mettere in dubbio la professionalità degli atleti a disposizione di Moretti, ma non si può sottacere che potrebbe rappresentare un problema rilevante avere nel roster "gente di Rinaldi", ossia di una persona entrata in rotta di collisione con il management societario.