Basket » 11/11/2007

B2 Masch.: Bisceglie-IGE Ostuni=73-74

Parziali: 19-16, 41-36, 62-47, 73-74.
Bisceglie: Stella 8, Carpineti 5, Calò 8, Nord 2, Viale 13, Adamo 5, Sarli 12, Loggia, Serino 20, Logoluso n.e. All. Bianchi.
Ostuni: Negri 5, Morena 29, Menzione, Gagliardoni, Torboli 7, Caloia 5, Avenia 15, Novati 2, Mummolo 11, Silvestro n.e. All. Putignano.
Arbitri: Cilento e Caputo di Napoli.

Dal baratro della pesante sconfitta, all’esaltante vittoria a un 1” dal termine con la bomba di Avenia.
Ma una partita di basket non sempre è la sintesi dei suoi temi principali o delle azioni salienti.
Una partita fra due squadre molto diverse, con problematiche tattiche di complicata interpretazione non può esaurirsi nella elencazione delle azioni più salienti.
Avenia questa sera stava molto male. Dal sabato pomeriggio aveva avuto la febbre, ed era arrivato a Bisceglie debilitato dallo stato influenzale, fino al mettere in discussione la sua partecipazione al match. Anche il giovane Negri era in non buone condizioni, per sindrome influenzale.
La partita era molto difficile. Si temeva la velocità del Bisceglie e l’aggressività dei suoi esterni, con la loro capacità di colpire dalla distanza.
Per tre quarti della partita il tema è stato proprio questo. Ostuni difendeva con difficoltà e non riusciva ad attaccare con disinvoltura. 41 punti subiti nel primo tempo sono da record, negativo, per la difesa dell’Ostuni.
Il terzo quarto ancora peggio, perché le maglie ostunesi si allargavano nel tentativo del recupero e sono partiti i contropiedi biscegliesi a far male e a far raggiungere un vantaggio pesante, anche + 18.
Ma la Ital Green Energy è squadra di rango, ha giocatori importanti, gioca con 9 uomini, non vuole perdere. Coach Putignano non concede nulla all’avversario, non si arrende e tenta ogni soluzione, anche in corsa, andando oltre le soluzioni studiate nella settimana.
Serino, Sarli, Viale dovevano essere fermati, rotando le marcature, trovando la soluzione giusta. La soluzione giusta, questa sera, porta il nome di Antonio Caloia, classe ’89, un mastino con la voglia di far bene e di non deludere i suoi, già numerosi, estimatori e forse anche i suoi genitori, presenti sugli spalti, venuti dal salernitano. Caloia ferma un pungente Viale e poi le altre marcature si assestano, con Morena che detta legge sotto canestro, fino al 37’, quando esce per 5 falli.
Avenia, un po’ rinfrancato, comincia a trovare la strada del canestro. Mummolo si erge a protagonista nel dettare i tempi.
Il quintetto che colma lo svantaggio è formato da Morena, Avenia, Mummolo, Caloia e Torboli. Torboli, il più atteso, anche dalla squadra di coach Bianchi, se non riesce a diventare mattatore, come nelle ultime partite, si distingue nella fase difensiva.
Il divario si accorcia: - 11, -9, -6, -4, infine 63 pari, con Morena in contropiede.
Quando esce Morena, entra al suo posto Menzione a faticare e a stringere i denti. La forma è ancora lontana, ma stasera deve stare lì a chiudere ogni varco.
Bisceglie riprende il + 3, a seguito di tre tiri liberi di Serino, dopo fallo di Avenia, ma ormai la partita è punto a punto. Vincerà chi ci crederà fino in fondo.
Sul fallo della Ital Green Energy, sia Serino che Viale fanno 1 su 2 e a una manciata di secondi dalla fine, Avenia effettua la rimessa, poi non lo si vede più. Torboli raddoppiato, non potrà essere lui l’autore del tiro da 3.
Mummolo sguscia fra una selva di avversari, Caloia ed ecco che Donato Avenia ricompare, tutto solo fuori dal perimetro dei 6,25. Caloia sa quello che deve fare e da’ la palla al capitano, il quale realizza il canestro della vittoria.

Capitan Sarli è il più triste e corre subito negli spogliatoi, con l’immagine negli occhi di quel maledetto ultimo canestro.
Egli ricorda inoltre che alcuni mesi fa quell’assist a Donato lo fece lui, a Canicattì, proprio come stasera.
E’ la legge di questo meraviglioso sport, inesorabile e impietoso, ma anche la legge dei veri campioni, che al momento giusto ci sono sempre. Donato Avenia non doveva giocare, ma ha sofferto tutta la sera per quel canestro e per raccogliere gli applausi dei suoi tifosi.

Ultima nota. Gli ostunesi hanno festeggiato Arcangelo Sarli e Sarli ha ringraziato e salutato tutti con la sua genuina spontaneità. La partita è stata corretta, il pubblico correttissimo.
Una domanda. Ma è proprio necessario piazzare “gli ultras” o i ragazzi organizzati dietro la panchina degli avversari? Ad Ostuni collochiamo gli ospiti dietro la panchina della loro squadra. Tanto le partite si vincono o si perdono per altri motivi. Forse gli amici di Bisceglie non ci hanno ancora pensato.

COMUNICATO UFFICIO STAMPA ITAL GREEN ENERGY OSTUNI