Basket » 20/01/2008
B Ecc.: Sant'Antimo-New Basket Brindisi=66-51
Per le immagini dell'incontro realizzate da Maurizio Pesari: clicca qui
Parziali: 22-20; 29-28; 41-37; 66-51
Sant'Antimo:Sorrentino 14, Dalfini 7, Corvo 17, Cavalieri 11, Valentini 15, Di Capua, Colli 2, Gatti, Petrazzuoli, Savarese ne. Coach Ponticello
New Basket Brindisi: Muro 10, Parente 7, Feliciangeli 8, Plateo 14, Cardinali 2, Li Vecchi 5, Prelazzi 5, Santoro ne, Vetrone, Mione ne. Coach Spinetti
Arbitri: La Rocca, Fabiani
Note: Brindisi: 14/35 (40%) da due, 5/19 (26%) da tre, 8/14 (57%) liberi, 27 rimbalzi; Sant'Antimo: 12/25 (48%) da due, 8/23 (35%) da tre, 18/25 (72%) liberi, 36 rimbalzi;
Perdichizzi avrà un gran da fare per risollevare le sorti della New Basket Brindisi. Quella vista a Sant’Antimo è una squadra completamente a terra, capace di raggiungere livelli di basket tanto minimi da offendere la dignità e la storia del basket brindisino. Di positivo c’è solo la considerazione che peggio di così non potrà andare e che non è umanamente possibile che un roster che vanta cecchini come Muro, Plateo, Cardinali, Feliciangeli e Li Vecchi possa uscire dal parquet di gioco con soli 51 punti realizzati.
Sant’Antimo, a dispetto della buona quadratura disegnata da Ponticello, non è una squadra monstre e lo ha dimostrato anche contro la New Basket. Vincere all’ultimo periodo contro il Brindisi di oggi è un’impresa in negativo che la dice tutta sul reale valore di Corvo e compagni.
Certo, Brindisi ha un sacco pieno di alibi ma né l’incertezza societaria (una settimana intera per separarsi dal coach), né le precarie condizioni fisiche di qualche atleta, né un arbitraggio discutibile, né l’infortunio di Prelazzi possono essere motivazioni plausibili per giustificare una partita così pessima. Ha ragione Antonello Corso: il Brindisi di Sant’Antimo ci fa vergognare. Adesso i giocatori devono meritare di guadagnare lo stipendio ed il supporto del tifo che hanno sempre avuto. Da loro si attendeva una prestazione di orgoglio dopo aver chiesto ed ottenuto lo scalpo di Moretti; qualcuno sperava che volessero dimostrare che il reale problema della squadra di Ferrarese fosse il coach. Così non è andata, speriamo nel prosieguo del torneo.
Davanti a queste amare considerazioni l'andamento della gara passa in secondo piano. Poco conta che Brindisi sia stata in partita fino a pochi minuti dalla sirena finale, ma Sant'Antimo ha condotto in vantaggio per gran parte dell'incontro.
Dopo un avvio veloce ed equilibrato, contrassegnato da un punteggio "normale" (22-20 al termine del primo quarto), la gara ha vissuto momenti di serio imbarazzo per gli appassionati di basket. A voler essere magnanimi potremmo dire - come si fa in questi casi - che le difese hanno prevalso sugli attacchi ma in realtà la qualità del gioco espresso sarebbe considerata non sufficiente anche per una gara del campionato di promozione. Basta una considerazione: nel secondo periodo le due squadre sono state "capaci" di realizzare complessivamente la bellezza di... 17 punti totali.
La gara non è cambiata nemmeno dopo il riposo lungo. Brindisi e Sant'Antimo hanno continuato a mostrare evidenti limiti offensivi e palesato l'incapacita di mettere in atto schemi e giochi degni di un campionato alle porte della serie A.
La gara, bruttissima, è stata equilibrata fino a 2 minuti dal termine. Poi Li Vecchi ha pensato bene di scrivere la parola fine costringendo gli arbitri ad assegnare un doppio fallo tecnico. La decisione, contestata dalla panchina, è valsa l'espulsione di Spinetti e, quindi, sei tiri liberi a favore degli avversari. Game over. |