Basket » 29/01/2008

C1 Masch.: Pescara-Ceglie=86-70

Niente salite al Quirinale, niente fiducia dei senatori a vita, il momento opaco del Ceglie è solo un vento di burrasca passeggero che arriva nei giorni più freddi dell'anno, quelli della merla.
A Pescara il Ceglie incassa il secondo ko consecutivo, esce sconfitto 86-70 dopo una partita equilibrata per 20' minuti, dove il Ceglie regge bene al duo Capone-Febo, due che meglio non averli contro, ma poi dal 20' al 25' incassa il break 13-5 che allunga il divario e da -4 si passa al -17 (73-56) e non sono certo fazzoletti bianchi che il Pescara sventola al Ceglie, gli abruzzesi disputano una buonissima prova, giocano e vincono con merito e lasciano in eredità al Ceglie un'altra settimana di pura passione.
> Pescara doveva essere una prima tappa del Giro d'Abruzzo di cambio di rotta, si è rivelata una salita vertiginosa con il Ceglie che non riesce più a ritrovare l'equilibrio dell'incontro. "C'era tanta voglia di recuperare il passivo - spiega coach Romano - ma la reazione non è stata quella giusta, e ci siamo disuniti, l'unico grave errore che posso rimproverare alla squadra, quella di non essersi unita quando eravamo sotto, non abbiamo difeso a sufficienza e quest'aspetto è da migliorare.
Dalla società comunque non abbiamo avuto pressioni. Quella sconfitta col Lucera purtroppo è pesata come un macigno, giunta con le vittorie delle nostre avversarie. Non bisogna piangere addosso, bisogna ritrovare quella determinazione perduta".
Da Gaston Rossi Pose e da Giancarlo Zizza i segnali positivi di riscatto, i due sono i più positivi di questo ko pescarese, e la solità generosità di Giancarlo Cipulli non basta, tanto che il monopolitano dovrà uscire dal parquet per 5 falli. "Un calo vistoso, direi più di stanchezza - afferma Cipulli - basta ricompattarsi e ritrovare le forze".
"Stiamo pagando un po' di stanchezza - afferma Rossi Pose - in un'intera annata la flessione ci può essere, l'hanno avuta anche le nostre inseguitrici. Dispiace non essere primi solitari, col Pescara evidentemente non siamo riusciti a reagire al loro break e la partita ci è sfuggita di mano. Ma non parlate di crisi, purtroppo c'è mancato Di Santo elemento fondamentale" Al posto dello squalificato Max Di Santo, l'esordio con la canotta cegliese di Andrea Bosi, sufficiente la sua prova, è capitato in un momento particolare della stagione cegliese, quella che può capitare a tutti e che deve capitare per rendersi conto dell'imprevidibilità del campionato. Quella che ti fa avere la forza giusta per voltare pagina.
Meglio averle ora certi periodi neri che non a primavera, quando ai playoff, gli errori non vengono perdonati, e dove si rischia di mandare in fumo un'intera annata di sacrifici.

Francesco Zizzi