Basket » 05/05/2009
NBB: intervista ad Origlio di Giampiero Lofoco
A Brindisi si è seguito il primo turno dei play-off di domenica scorsa con l’amaro in bocca per averne sfiorato l’ammissione dopo una stagione che è ancora oggetto di discussione (e lo sarà ancora a lungo) tra addetti ai lavori e tra tifosi. Senza timor di smentita in città cova il fuoco sotto la cenere e non potrebbe essere altrimenti per il calore (appunto!) che ha caratterizzato ogni impegno dell’Enel in Lega Due sia in casa sia in trasferta. Per sommi capi già si tracciano le linee della prossima stagione e non è escluso che le prime decisioni vengano rese note tra breve.
Dopo un brevissimo periodo di vacanza, tra i primi a rientrare in sede è stato il vice allenatore Agostino Origlio che è ben disponibile a sottoporsi a un fuoco di fila di domande sulla squadra, sul campionato, sulla città, sul futuro . Eccole.
Visto dalla panchina, che campionato è stato per l’Enel e più in generale per tutte le altre squadre?
“Credo che alla fine l’Enel Brindisi abbia ottenuto un risultato importante al primo anno di Lega Due. Si è riusciti a mantenere una club, una piazza ad un livello che gli compete. Certo, abbiamo mancato importanti occasioni ma siamo anche stati bravi a superare una striscia negativa di sei sconfitte di fila in un momento delicato della stagione, nello scorso dicembre. In generale: sulla promozione di Varese non avevo dubbi, ma la conferma ad alti livelli di Sassari nonché la sorpresa Veroli sono stati, secondo me, gli aspetti più significativi di questo incredibile campionato, nella sua fase regolare.”
Quali i giocatori stranieri e italiani che si sono messi in evidenza nella fase regolare di Lega Due, per gioco e per carettere.
“Il livello del campionato 2008/2009 è stato molto alto e così i suoi protagonisti. Sugli stranieri credo che Kyle Hines (Veroli) sia stato in assoluto il vero dominatore sotto canestro sia in termini di punti, di rimbalzi, stoppate ma sopratutto in termini di fisicità, presenza, mentalità. Zabian Dowdell di Casale Monferrato e Marcelus Kemp di Livorno sono altri due giocatori che mi hanno particolarmente colpito rispetto agli altri, il primo per la sua maturità dimostrata in questi mesi e la sua facilità di far canestro in diversi modi, il secondo per le sue capacità realizzative. Sugli italiani su tutti alcuni esordienti: Martinoni di Varese ed il nostro Micio Cardinali.”
Da settembre a fine aprile: un episodio sorprendente e uno poco piacevole da raccontare e che, in qualche modo, ha caratterizzato questa stagione.
“Poco piacevole? Forse i troppi repentini alti e bassi umorali dell’ambiente brindisino, in base alle vittorie e alle sconfitte. Sorprendente? Non ho dubbi: aver sentito all'ultima giornata i nostri tifosi tifare per Veroli, ai danni di Varese per la nostra immeritata sconfitta subita al PalaWhirpool. E’ stato davvero divertente ma anche utile a stemperare una rivalità tra Brindisi e la formazione ciociara.”
Lavorare con Perdichizzi per Origlio ha significato……..
“Inanellare un'altra importante esperienza alla mia carriera.”
Lavorare a Brindisi?
“Confrontarmi con una piazza ricca di passione e calore, forse ancor troppo legata al passato (sicuramente importante ma oggi un po’ anacronistico). In generale, la mia esperienza lavorativa è stata molto stimolante in merito ai rapporti di fiducia e stima con l’intera società.”
In Lega Due si è soliti ritenere fondamentale per una squadra l’asse rappresentato da play e pivot, magari americani. O no?
“Dando molta importanza al gioco di squadra per me è rilevante, invece, saper costruire un giusto equilibrio all'interno del gruppo, con precisi ruoli e obiettivi tra i il reparto perimetrale ed il reparto interno, in entrambi i lati del campo.”
Il futuro di Origlio sarà ancora a Brindisi quale assistente o vi è la possibilità di guidare qualche altro club come primo allenatore?
“In questo momento credo sia prematuro parlare del mio futuro. Chi svolge questo tipo di lavoro (cioè, vice allenatore) nutre sempre la possibilità di poter camminare da solo, anche se il mio attuale incarico mi soddisfa e si sollecita a far sempre meglio.”
A cosa starà pensando, in questi giorni, il presidente dell’Enel?
“Speriamo a confermare Origlio! Rido di gusto perché mi risulta che la società sia già intenta a stabilire una programmazione per ruoli ed obiettivi al fine di mantenersi a questi livelli e a migliorare ancora.”
A Brindisi tra un mese si eleggerà il nuovo sindaco ed il nuovo presidente della provincia. Ai candidati, quale invito un uomo di sport vorrebbe rivolgere?
“Lo penso io, lo pensa la squadra, lo pensano i tifosi: un adeguato palazzetto che possa far da teatro a dieci, cento, mille manifestazioni di pallacanestro, pallavolo, musica e tant’altro: insomma un accogliente ambiente per cultura e sport. Mi rendo conto dei problemi che ci sono in tanti altri settori: se ci fosse la bacchetta magica sarebbe facile. L’importante, però, che si consideri lo sport come un aspetto fondamentale della società civile perché tanto può offrire al territorio.”
Infine, quale messaggio inviare al presidente della FIP, Dino Meneghin, in un momento di continua crescita per la palla a spicci, sia pur caratterizzato da non pochi problemi di vario tipo?
“Più che altro rivolgo un incoraggiamento a far rispettare con maggior fermezza le regole (magari ponendone delle nuove ancora più precise) in tutti i campionati di basket affinché non si verifichino situazioni tipo quelle che hanno escluso nello scorso settembre dai massimi campionati società come Capo d'Orlando e Napoli. Poi, al presidente Meneghin un invito per ripagare i brindisini e i pugliesi più in generale della grande passione con la quale vivono la pallacanestro: portare la Nazionale al PalaPentassuglia!”
GianPiero Lofoco
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