Torchiarolo, 29/08/2011
Melma in mare a Lendinuso: fioccano le proteste dei villeggianti
Non solo la grossa nube di fumo proveniente dalla zona industriale di Brindisi. Anche l'acqua di mare inficiata da una materia che ha tutta l'apparenza di consistere in residui organici, provenienti - con tutta probabilità - dal depuratore. Ieri, una doppia preoccupazione ambientale, ha rovinato latranquillità dei villeggianti della Marina di Lendinuso, affollata località del litorale a sud di Brindisi, in agro di Torchiarolo.
Non è la prima volta che uno dei tratti di mare più significativi e caratteristici della provincia di Brindisi viene interessato dall'arrivo di prodotti di vario tipo che defluiscono dal canale “Infocacciucci” e terminano la propria corsa nel mare antistante le abitazioni.
Brundisium.net aveva già acceso i fari sulla questione nell'estate del 2006. Come documentato seguendo il presente link, in una piovosa domenica di fine Luglio i villeggiati furono costretti ad assistere all'arrivo sulla battigia di tonnellate di erbacce selvatiche, pali di fichi d’india, elenchi telefonici, materie plastiche, legname, etc. etc.
“Qualche anno fa, con fondi pubblici, hanno costruito un depuratore costato decine di milioni di euro. Ma quello che si riversa in mare non è certo opera di depurazione...”. Questo ci dissero allora i cittadini. Sono trascorsi cinque anni e il problema appare lungi dall'essere risolto.
Anche ieri - come ci fa sapere un un gruppo di villeggianti - in mare è defluita la melma proveniente dal depuratore.
Scrive un cittadino: "ero sulla spiaggia del piazzale centrale di Lendinuso e mentre in aria si notava una grande nube nera proveniente dalla candela della zona industriale di Brindisi, mi sono immerso, quasi senza rendermene conto, in un mare di melma. Non era la prima volta. Mio figlio, uscendo dall'acqua ha esclamato: "papà, hai la pelle color marrone, ti sei fatto cacca addosso?".
Le proteste dei bagnanti sono rivolte principalmente alle autorità preposte: "perché, nonostante l'acqua fosse visibilmente inquinata, non sono stati collocati i cartelli col divieto di balneazione, onde evitare pericoli per la salute pubblica, soprattutto a danno dei bambini?". "Quando si porrà fine agli scarichi in mare della melma proveniente dal depuratore?".
Forte è il richiamo anche al movimento ambientalista, completamente assente davanti a problematiche che pure sono avvertite dalla popolazione come questioni importanti e da risolvere con urgenza.
In ogni caso - proprio come cinque anni fa - c'è gente che non vuole rassegnarsi e vuole vederci chiaro. Ed è giusto che riceva delle risposte senza attendere oltre.
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