August 15, 2025

Da più parti in questi giorni si è messa in rilievo la gravità dei dati diffusi dal recente rapporti SVIMEZ sull’economia del Mezzogiorno. La popolazione del meridione continua ad impoverirsi, cresce il numero delle famiglie povere che nell’ultimo anno ha toccato il 40% dei nuclei familiari e dilaga in maniera impressionante il fenomeno della disoccupazione che si presenta drammatica per quanto attiene ai giovani.
Brindisi e il nostro territorio sono purtroppo dentro a questa pesante situazione che non è solo la conseguenza di storici ritardi ma si lega anche alle attuali politiche in materia economica di un Governo che non sembra mettere in cima alle proprie scelte la condizione di chi è senza lavoro, di chi soffre per la precarietà del lavoro, di lavoratori, pensionati e piccoli imprenditori con redditi di fame. Ne sono conferma gli indirizzi politici rivolti a ridurre la spesa sociale degli Enti Locali nonché i finanziamenti a favore dei Patronati che sono validi strumenti di assistenza sociale.
La lotta alle povertà non riguarda solo la politica nazionale del Paese ma interpella anche la responsabilità delle istituzioni locali alle quali , come abbiamo più volte rilevato, l’Ordinamento riconosce non trascurabili poteri di intervento che a Brindisi non sembra siano stati adeguatamente utilizzati.
Nella nostra città si impone un attento esame e una corale riflessione sulla povertà. Sarebbe perciò opportuno che l’Amministrazione Comunale riproponesse quella “Conferenza Cittadina sulla Emarginazione” che anni addietro mobilitò la società civile e in particolare moltissimi giovani. Una esperienza positiva che meritava una traduzione in precise scelte operative ma che la politica locale non volle o non seppe portare a fruttuoso compimento.

 
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