Partendo dall’allarme occupazionale generato dalla paventata chiusura del centro commerciale “Mercatone Uno” sito a Francavilla Fontana, provincia di Brindisi, che getta ombre sul futuro di 39 dipendenti e, quindi, altrettante famiglie, sono venuto a conoscenza della profonda crisi attraversata dall’azienda su tutto il territorio nazionale. Allo stato dei fatti, Mercatone Uno conta 79 sedi su tutto lo stivale, con oltre 3700 dipendenti.
Un indotto notevole con forti ricadute, quindi, su tutto il territorio nazionale. Pertanto, la chiusura degli stabilimenti provocherebbe conseguenze disastrose su un intero settore collegato, in un modo o in un altro, alle sorti dell’azienda Imolese.
Alla luce, pertanto, della richiesta di concordato preventivo in bianco avanzata dalla società e facendo proprie le preoccupazioni che, da Nord a Sud, attanagliano tanti lavoratori e le locali istituzioni, sollecitato dai consiglieri Comunali di Forza Italia e La Puglia Prima di Tutto, ma più in generale dalla politica francavillese tutta, ho presentato interrogazione con risposta scritta al Ministro sullo siluppo economico chiedendo di sapere quali azioni il Ministro in indirizzo intende intraprendere volte alla risoluzione delle problematiche occupazionali e organizzative conseguenti lo stato di salute dell’azienda e, nello specifico, quali iniziative intende avviare per fare chiarezza sul futuro della struttura commerciale presente sul territorio francavillese.
Di seguito, il testo completo dell’interrogazione.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
IURLARO. Al Ministro dello Sviluppo Economico
Premesso che:
– Mercatone Uno è una catena italiana di ipermercati per la grande distribuzione non alimentare presente con circa 80 punti vendita in tutto il Paese;
– nel 1975 viene costituita, da Romano Cenni, la prima società SIEL (Società Italiana Elettronica) per la vendita di radio, televisori ed elettrodomestici. Successivamente inizia a svilupparsi nella vendita al dettaglio, specializzandosi negli elettrodomestici, nella vendita del mobile e complementi d’arredo, fino a fondare il primo punto vendita del gruppo, il Mercatone Germanvox, con sede a Toscanella di Dozza (BO), nel 1978;
– nel 2010 il Gruppo Mercatone Uno ha un fatturato di oltre 800 milioni di euro, con i suoi 500.000 m2 complessivi di superficie di vendita, e ai quali si aggiungono altre insegne facenti parte del Gruppo;
– da organi di stampa si apprenderebbe dello stato di crisi che sta investendo a livello nazionale l’azienda succitata;
– tra i 79 punti vendita della Mercatone Uno vi è altresì quello di Francavilla Fontana, che conta 39 dipendenti, sul cui futuro incombe il rischio della cassa integrazione;
– quella del Mercatone Uno è solo l’ultima crisi occupazionale che investe un territorio, già falcidiato da chiusure e fallimenti di altri esercizi commerciali. Infatti la chiusura di questo stabilimento commerciale per la città di Francavilla Fontana provocherebbe una reazione di crisi a catena del settore terziario, vista la presenza di numerosi insediamenti produttivi, commerciali, specializzati nel mobile d’arredo, sorti e sviluppatisi nel corso degli anni, legati da una forte partnership con la società in oggetto;
– Tutto quanto premesso allargherebbe e aggraverebbe la situazione di crisi di centinaia di lavoratori e famiglie, recando un duro colpo socio-economico a tutta la comunità francavillese;
– la politica francavillese è fortemente preoccupata per le possibili ricadute occupazionali che potranno avere ripercussioni negative anche sul settore terziario a livello locale cosicché le istituzioni locali hanno sollecitato il governo ad aprire un tavolo di crisi sul caso Mercatone Uno e hanno sensibilizzato le organizzazioni sindacali per capire meglio la situazione;
– da notizie in possesso dell’interrogante sembrerebbe che la società Mercatone Uno abbia avanzato una richiesta di concordato preventivo in bianco facendo proprie le preoccupazioni che, da Nord a Sud, attanagliano tanti lavoratori e le locali istituzioni;
si chiede di sapere
quali azioni il Ministro in indirizzo intende intraprendere volte alla risoluzione delle problematiche occupazionali e organizzative conseguenti lo stato di salute dell’azienda e, nello specifico, quali iniziative intende avviare per fare chiarezza sul futuro della struttura commerciale presente sul territorio francavillese.
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