August 24, 2025

In una nota stampa inviata ieri Mauro Vizzino, Consigliere regionale del Gruppo ‘Emiliano sindaco di Puglia’, ha giudicato favorevolmente la proposta di bruciare rifiuti nella centrale Edipower di Brindisi.

 

Queste le sue parole:
“L’incontro dello scorso giovedì in Prefettura tra sindacati, rappresentanti dell’Edipower ed Istituzioni lascia intravedere una flebile speranza per il destino della Centrale Brindisi Nord.
La possibilità di discutere concretamente di un percorso che possa portare l’impianto di Costa Morena a ricavare carbone dalla combustione dei rifiuti è condivisibile ed auspicabile almeno per una duplice ragione: dare un contributo all’annoso ed emergenziale tema del ciclo dei rifiuti a Brindisi – che come abbiamo visto in queste settimane necessita di un anello conclusivo alternativo al mero stoccaggio in discarica – e ridurre al minino i trasferimenti di personale della centrale brindisina in altri impianti d’Italia da parte di A2A, cosi come previsto nel suo ultimo piano di ricollocamento degli esuberi ribadito, sempre giovedì, alla locale Confindustria.
Che la Centrale Edipower possa essere parzialmente riconvertita è un obiettivo fondamentale e strategico per l’intero comprensorio brindisino da avere ben chiaro nella concertazione tra Regione e Azienda che si aprirà nei prossimi giorni, cosi come emerso dall’incontro in Prefettura. Altrettanto necessario è che si creino le giuste condizioni di dialogo tra A2A ed Enel non solo sul destino dei lavoratori ma anche su quello delle strategie energetiche comuni.
L’assenza al tavolo in Prefettura del sindaco di Brindisi Consales e quella – seppur motivata da ragioni dell’ultima ora – del presidente Bruno fanno pensare ad una studiata astensione dalla intricata questione che di certo non aiuta a trovare un percorso dignitoso ad un importante presidio del territorio”.

 

L’opinone di Vizzino è stata duramente criticata oggi da Brindisi Bene Comune che “respinge al mittente le proposte del Consigliere Regionale Mauro Vizzino il quale chiede che si realizzi il progetto Edipower che prevede la combustione di carbone e derivati da rifiuti nella centrale Brindisi Nord”.

Continua Riccardo Rossi, consigliere comunale di Brindisi: “Inoltre Vizzino, nella sua nota, si spinge anche oltre invitando A2A ed Enel a collaborare sulle strategie energetiche comuni e quindi per la chiusura del ciclo dei rifiuti attraverso l’incenerimento evidentemente nelle due centrali a carbone.

 

Per Vizzino il nostro territorio dovrebbe quindi diventare il principale luogo di smaltimento dei rifiuti tramite le sue centrali a carbone.

 

Quelle del consigliere Vizzino sono delle proposte indecenti. Ci chiediamo infatti se il consigliere regionale Vizzino conosce il suo territorio e lo stato di salute dei cittadini. Se è al corrente dei dati del registro tumori che evidenziano eccessi di tumori per linfomi non Hodgkin, se è al corrente dello studio del CNR che attribuisce alle emissioni di cerano da 7 a 44 morti l’anno.

 

Prosegue Rossi: “il nostro territorio si aspetta un progetto di riconversione ecologica della sua economia per poter ristabilire un corretto rapporto tra attività economiche e salute.

 

Invece ancora una volta si vuol far leva sul lavoro e i lavoratori per realizzare progetti come quelli legati alla combustione dei rifiuti che impattano pesantemente sulla salute dei cittadini.

 

Al consigliere Vizzino rispondiamo che Brindisi si aspetta un ciclo dei rifiuti impostato su una raccolta differenziata spinta che, come nelle realtà più virtuose, possa arrivare al 70%.

Ci aspettiamo impianti di compostaggio aerobici per la frazione umida, centri per il riuso ed impianti per la separazione ed il riciclo delle altre componenti quali carta, vetro, plastica per citare le principali.

 

Critica la conclusione di Brindisi Bene Comune: “Vizzino un giovane consigliere regionale di soli 34 anni con la sua richiesta di bruciare rifiuti è portatore di idee vecchie e superate che contrasteremo in tutti i modi.

 

Sappiano Vizzino e tutti coloro i quali in questi giorni sfruttando la crisi dei rifiuti e le difficoltà dei lavoratori chiedono a gran voce la realizzazione di inceneritori che le loro proposte non passeranno.

Non è questa la strada per lo sviluppo di Brindisi“.

 

 

 

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