August 24, 2025

invito_Processo revisione (003)Sabato 14 novembre 2015, nella Sala consiliare del Comune di Villa Castelli (Brindisi), dalle ore 9,30 alle ore 12,30, si terrà il “Processo di revisione della sentenza di condanna a morte del brigante Giuseppe Cotturelli emessa dal Tribunale di Guerra di Foggia il 10 dicembre 1863”.

L’ideazione e la drammatizzazione è dell’Avv. Augusto Conte.

 

L’evento è organizzato dall’Associazione “Settimana dei Briganti – l’altra storia” di Villa Castelli (Brindisi), dalla Fondazione dell’Avvocatura di Brindisi, dall’Ordine degli Avvocati di Brindisi, con il patrocinio del Comune di Villa Castelli e del Comune di Francavilla Fontana.

 

Introduce l’avvocato Vito Nigro; coordina il professor Rocco Biondi, presidente dell’Associazione “Settimana dei Briganti – l’altra storia”; la voce narrante sarà l’avvocato Carlo Panzuti, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Brindisi.

 

Per il giudizio di revisione presidente del dibattimento sarà il magistrato dottor Massimo Brandimarte; difensore l’avvocato Augusto Conte, direttore della Fondazione dell’Avvocatura di Brindisi; Pubblico Ministero l’avvocato Antonio Caiulo, del Foro di Brindisi; consulenti di parte saranno per l’accusa il professor Gerardo Trisolino, vicesindaco di Francavilla Fontana, e per la difesa il professor Mario Spagnoletti, dell’Università di Bari.

La Giuria Popolare verrà indicata all’inizio del processo.

 

   Un periodo storico che ha notevoli riflessi di natura giuridico-forense è quello caratterizzato dal fenomeno del brigantaggio postunitario, che dal 1861 si protrasse fino al 1865, ma che nella Società meridionale ha dispiegato conseguenze e problematiche non ancora sopite e dalle quali conseguì la “questione meridionale”.

   La sentenza di condanna a morte di Giuseppe Cotturelli si accomuna alle altre sul brigantaggio per diverse ragioni: è ispirata da questioni di natura “politica”, è motivata in maniera sintetica, è pronunciata a conclusione di un processo sommario, applica la pena capitale, è pronunciata da un giudice “speciale”.

   Il fenomeno del brigantaggio postunitario determinò una forte repressione. Non furono adottati solo processi sommari: paesi interi furono messi a fuoco; briganti, o presunti tali, e in loro assenza i famigliari, furono impiccati o fucilati all’istante.

 

Agli Avvocati e Praticanti abilitati, che partecipano, verranno attribuiti 3 crediti formativi.

 

 

 

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