August 18, 2025

CitySoundScape ic centro (1)L’Istututo comprensivo “Centro” di Brindisi, ancora in prima linea con l’adesione al progetto CitySoundScape: progetto sulla realizzazione di percorsi sperimentali di misurazione del rumore urbano ed il suo impatto sulla salute.
Proprio ieri la presentazione presso l’Istituto Majorana di Brindisi, alla quale hanno partecipato alcuni docenti di scienze della scuola secondaria di 1° grado Salvemini e della scuola Europea appartenenti all’I.C. Centro di Brindisi.
Il progetto, presentato dall’Università del Salento, dal laboratorio DIDA del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, dal Comune di Brindisi e da Alba Project, vede protagoniste alcune scuole brindisine tra le quali proprio l’I.C. Centro diretto dalla dottoressa Angela Citiolo.

 
CitySoundScape ic centro (2)Da una decina di anni, il laboratorio DIDA, insieme ad Alba Project, è attivo nella promozione della cultura scientifica e tecnologica, realizzando piattaforme ICT che abilitano la sperimentazione e i laboratori online, utilizzando diverse modalità (per esempio, simulazioni, controllo remoto di apparecchiature di laboratori, utilizzo del BYOD nel percorso scolastico).

 
Nell’ambito di queste attività e in collaborazione con BSL – Brindisi Smart Lab del Comune di Brindisi-, è stato sviluppato un sistema di monitoraggio del rumore urbano utilizzando smarphone Android per sensibilizzare gli studenti sulle tematiche ambientali e di misurazione di grandezze fisiche reali, affiancando a questo un momento di aggiornamento, pensato in particolar modo per i docenti di scienze e fisica degli Istituti coinvolti nel progetto.
La sperimentazione coinvolgerà alcune classi della Scuola secondaria di 1° grado Salvemini ed Europea. Gli studenti e gli insegnanti testeranno alcune modalità innovative di apprendimento e nel contempo raccoglieranno campioni di dati relativi di rumore.
CitySoundScape ic centro (3)Tantissimi gli obiettivi di questo progetto: diffondere la cultura scientifica della scuola, contribuendo al miglioramento della didattica-scientifica, utilizzando le tecnologie oggi a disposizione degli studenti e dei docenti (BYOD); realizzare una ricaduta nelle scuole del territorio di ricerche didattiche, svolte nello stesso territorio, con collaborazioni nazionali ed internazionali; attuare un raccordo tra la scuola e l’università, che sia di mutuo sostegno, per le attività didattiche e la formazione degli insegnanti. Ma non mancano obiettivi trasversali: aumento dell’interattività durante le lezioni frontali; aumento del livello di interesse da parte degli studenti; miglioramento delle conoscenze della lingua inglese; miglioramento delle conoscenze relative alle tecnologie abilitanti; aumento delle competenze scientifiche e comprensione dell’impatto delle tecnologiche; introduzione del paradigma BYOD (Bring Your Own Device) nella prassi didattica.

 
Il progetto, articolato in tre fasi, (preparazione, somministrazione dei moduli didattici e rilevazioni negli esterni con analisi dei risultati), prevede la trattazione di argomenti come l’anatomia e fisiologia dell’orecchio, lo studio delle onde sonore, del rumore e il suo impatto urbanistico, nonché degli effetti sulla salute. Si passerà poi allo studio dell’anatomia e fisiologia di uno smartphone per poi concludere con la sperimentazione vera e propria: l’utilizzo dell’app City SoundScape durante tutto il periodo all’ingresso e all’uscita dalla scuola, e almeno due uscite didattiche per il monitoraggio del rumore legato alla mobilità.
Dunque per alcun docenti e studenti della Salvemini e della scuola Europea, autorizzazione, dello smartphone e non solo… non per lo svago o per il gioco, questo è certo ma per “essere strumento” a vantaggio della scienza!

 

 

Antonella Di Coste

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