Ho chiesto di incontrare S.E. il Prefetto di Brindisi al fine di sollecitare ogni sua più autorevole iniziativa, al fine di evitare che la competizione elettorale che vede impegnato il capoluogo possa essere influenzata e condizionata da fattori esterni meritevoli dei più opportuni approfondimenti.
La nomina alla Multiservizi del dottor Zingarello, che si è già avuto modo di censurare aspramente nei giorni scorsi, si arricchisce di altri particolari molto significativi che dimostrano, ove ve ne fosse bisogno, come tale nomina fosse stata politicamente programmata per influenzare la campagna elettorale in corso.
Primo particolare. Il professionista si è dimesso qualche settimana fa da amministratore di un giornale on-line storicamente legato a Noi centro. Fin qui nulla di particolarmente rilevante, se non fosse per il fatto che a subentrargli è stata una sua diretta collaboratrice. Ergo, anche il meno avvezzo alle più elementari furbate comprenderebbe il significato di tale simulato passaggio di consegne.
Secondo. La cosiddetta terna presentata dall’Ordine dei commercialisti era tale solo formalmente. Di fatto, non solo uno dei tre designati nella terna non ha manifestato interesse alla nomina non presentando il curriculum richiesto, ma, addirittura, pare che l’avvio delle procedure per la formazione della terna non siano mai state comunicate agli altri iscritti.
Pari gravità assume anche la nomina dei componenti le Commissioni per l’accertamento delle invalidità civili che sarebbe stato molto più opportuno rinviare a competizione elettorale conclusa.
Anche su questo tema appare doveroso squarciare definitivamente l’inquietante riserbo (cassata l’espressione omertà) che storicamente ammanta la delicata materia, anche perché a concorrere vi è una lista che fa ragionevolmente presumere l’esistenza, o comunque la potenziale sopravvenienza, di enormi conflitti d’interesse.
Lungi dalla mia parte politica l’idea di voler disseminare di veleni il percorso politico che condurrà alla elezione del nuovo sindaco. Ma non vi è alcun dubbio sul fatto che su questi due temi – Multiservizi e Commissioni invalidi civili – chiederemo che siano accesi tutti i riflettori istituzionali al fine di far sì che il troppo spesso evocato principio di legalità da vuota formula diventi concreta sostanza.
Avv. Euprepio Curto
Commissario provinciale Udc
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