August 14, 2025

Il devastante terremoto che ha sconvolto alcuni paesi dell’Italia centrale ha lasciato tutti sgomenti. Già nelle prime ore dell’evento ha preso corpo una incredibile gara di solidarietà, che ha visto coinvolte forze dell’ordine, volontari ma anche comuni cittadini. Le testimonianze di eroismo e generosità, di cui si sono resi protagonisti tanti italiani, sono state poste in risalto dagli organi di informazione rendendoci tutti orgogliosi di far parte di un popolo capace di simili gesti di altruismo.

Quanto accaduto, del resto, ha avuto una vasta eco anche sulla stampa internazionale. In parallelo alle opere di soccorso sono state avviate dalla Magistratura indagini per accertare responsabilità od omissioni. Ancora una volta abbiamo dovuto apprendere, con amarezza, che si poteva fare di più per prevenire simili disastri.

Pare utile ricordare le parole pronunciate dal Vescovo di Rieti nella sua omelia: il terremoto non dipende da Dio ma dagli uomini!

 

Il Governo, da parte sua e con il sostegno di tutta le forze politiche, ha garantito l’avvio di un programma per mettere finalmente in sicurezza il Paese. Certamente bisognava pensarci prima, invece che varare opere faraoniche dalla dubbia utilità.

La responsabilità penale è sicuramente personale e di questo si occuperanno gli Organi preposti ad amministrare la giustizia.

 

Ma sul banco degli imputati, almeno moralmente, rischia di finire una intera classe politica. Occorre quindi, oltre che un serio programma di ricostruzione, sottoposto a rigorosi controlli, anche un gesto simbolico per ricreare un clima di fiducia tra quanti hanno responsabilità di gestione della cosa pubblica ed i cittadini.

 

Destinare una parte della propria remunerazione, più o meno esigua, come ha deciso di fare la Giunta Municipale, al sostegno alle famiglie colpite dal terremoto è sicuramente condivisibile. Ma a nostro giudizio non basta.

Chiediamo al Sindaco di farsi promotore di una iniziativa che impegni tutti coloro in Italia che svolgono un ruolo nelle Istituzioni del nostro Paese, dal Presidente della Repubblica all’ultimo consigliere circoscrizionale, a destinare una mensilità della loro indennità a beneficio dei terremotati.

I comuni cittadini faranno la loro parte, per scelta o per costrizione.

Sul primo versante, sono già tantissimi coloro che hanno versato contributi per la ricostruzione. Ed altri se ne aggiungeranno sicuramente. Molti di più saranno quelli che lo faranno negli anni a venire, e non per loro scelta. Come non ricordare che tra le accise che gravano sul costo del carburante figurano ancora i costi sopportati dal Paese per la ricostruzione del Belice e di tutti gli altri eventi calamitosi che hanno colpito il Paese negli ultimi 50 anni!

Un gesto simbolico, quindi, che possa sanare quella frattura esistente tra il Palazzo e la gente e che rischia di creare maggiori danni di quanti non ne abbiano fatto gli eventi sismici. Da promuovere con un atto formale e da divulgare utilizzando tutti i mezzi di informazione ed i social media. Non sarebbe certamente una catarsi per quanti hanno responsabilità morali enormi per gli eventi che periodicamente sconvolgono questo bellissimo Paese. Ma servirebbe a ricreare un clima di fiducia, un idem sentire, di cui si avverte un gran bisogno.

Teodoro Pierri
consigliere comunale Area Popolare

Inviato da iPhoneT

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