May 8, 2025

Il Comune di Brindisi ha negato l’intitolazione della Sala Stampa del PalaPentassuglia al compianto presidente Antonio Corlianò.

L’idea, lanciata dalla giornalista Carmen Vesco, era stata accolta con entusiasmo dalla New Basket Brindisi tant’è che la settimana scorsa – pur ammettendo che l’iter burocratico dell’intitolazione non era ancora stato concluso – il Presidente Nando Marino aveva precorso i tempi in una sobria cerimonia svolta alla presenza dei figli e del nipote di Corlianò.

 

In queste ore la doccia fredda che lascia di stucco non solo i famigliari di Corlianò, ma tutti i brindisini affezionati ad una persona carismatica, di una simpatia unica e che, soprattutto, ha dato tanto lustro allo sport locale, guidando la pallacanestro brindisina verso la vetta del basket nazionale.

 

Secondo le prime indiscrezioni l’intitolazione sarebbe stata negata in virtù di una legge che vieterebbe alle istituzioni di intitolare vie, piazze, monumenti e lapidi a persone decedute da meno di dieci anni.

 

Eppure, anche a Brindisi, non sono mancate le eccezioni a questa norma. Infatti nello stadio di proprietà comunale, la curva e la gradinata sono state intitolate (con lapide commemorativa) a persone decedute da meno di dieci anni.

Ricordiamo che, nel 2003 fu scoperta la lapide in Curva Sud dedicata a Michele Stasi, sfortunato ultras deceduto nel 2001, mentre nel 2014, alla presenza di vecchi calciatori ed autorità, fu scoperto il ricordo dedicato al “Grande Blek” Cremaschi, indimenticato calciatore marchigiano del Brindisi di serie B deceduto sette anni prima.

 

Non si capisce il motivo per cui oggi si debba trovare un cavillo inconferente per negare il giusto riconoscimento alla memoria di Corlianò, anche perché, a differenza di quanto accade al Fanuzzi, il ricordo “fisico” consiste esclusivamente in un pannello semovibile e non in una lapide commemorativa.

Adesso speriamo che il Comune, dopo lo stop all’intitolazione della sala stampa ad Antonio Corlianò, non intenda decretare “fuori legge” le intitolazioni della Curva Sud a Michele Stasi o della gradinata a Cremaschi.

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