August 25, 2025

Esprimo le mie congratulazioni e rivolgo un grosso in bocca al lupo a Gianluca Bozzetti, neo eletto al Consiglio Regionale della Puglia tra le fila del Movimento 5 Stelle (M5S) , a seguito della pronuncia della Corte di Appello di Bari che gli ha assegnato il seggio, inizialmente attribuito a Maurizio Friolo. Si tratta pur sempre di un brindisino e ben venga il rinnovamento (vista l’età e i trascorsi apolitici). Certo, dispiace molto per Maurizio che è persona seria e valida, dispiace per Forza Italia e soprattutto per il centro-destra della provincia di Brindisi che non esprime consiglieri in Regione. Ma del resto, Bozzetti in città, ha preso un gran numero di voti, anche in provincia è andato bene ed il suo partito, nato come espressione di protesta, passato ad essere portatore “di rinnovamento” ( almeno si spera), proponendo giovani avulsi da logiche partitiche, ha colto nel segno un elettorato confuso, deluso e indeciso. Ciò fermo restando che, la maggior parte della gente, ha optato per il non voto.

 
Dico questo con la contentezza assoluta di avere almeno un brindisino in consiglio regionale, mantenendo, allo stesso tempo, i piedi per terra.
La sana soddisfazione per un ottimo risultato, l’esultanza condivisibile per una grossa opportunità per il Movimento Cinque Stelle locale, non si trasformi – come si legge sui social e sulla stampa in questi giorni – in arroganza e delirio di onnipotenza, come se gli eletti del M5S fossero gli “eletti dal Divino”, gli intoccabili, i soli portatori sani di legalità e spessore morale, quelli competenti, preparati ed onesti, senza alcun dubbio ed eccezione di sorta.
Io ritengo che le persone perbene, se esistono, siano trasversali: non hanno colore, né partito, così come i corrotti, i sudici e coloro che con la politica si arricchiscono. Gli immorali, gli incompetenti non hanno fissa dimora politica o apparentamento partitico, ma sono ugualmente distribuiti da destra a sinistra, passando da estremisti e moderati senza eccezione, M5S incluso. Occhio a non fare la fine di quel partito dei “valori” i cui esponenti si sono macchiati – via via che acquisivano potere – dei peggiori inciuci della seconda Repubblica, tanto da far sparire il partito dal Parlamento nel breve volgere di qualche lustro.
Ogni partito, movimento o schieramento per gli ideali che incarna e professa, attira a sé vari livelli di simpatizzanti, iscritti e attivisti: fra loro ed in ognuno di loro, ci sarà il competente, l’onesto, la persona valida, seria, con idee democratiche e innovative da mettere a disposizione della “cosa pubblica”, ma anche colui che sarà dedito all’imbroglio, alla corruzione e al perseguimento di interessi personali. Il tutto in maniera assolutamente bipartisan; almeno questo insegna la storia antica, meno antica e contemporanea.
Sarà l’elettorato a scegliere e dovrà essere bravo a farlo perché il filtro che le segreterie di partito dovrebbero garantire, presentando candidature “sane” spesso difetta (vedi la recente vicenda degli “impresentabili”), visto che la “via delle Primarie” pare ancora molto impervia per diversi partiti.
Possono esistere Santi ed eroi, ma non hanno colore e soprattutto non si auto referenziano. Sono i fatti e i risultati conseguiti che lo determinano. D’altronde, la politica ha un solo giudice: l’elettorato.
Adesso, buon lavoro Gianluca Bozzetti: oltre te, il M5S conta 7 consiglieri regionali (e non sono pochi, anzi sono troppi per cercarsi eventualmente un alibi in caso di mancato raggiungimento di qualche obiettivo tra quelli proposti in campagna elettorale). Tra 5 anni si tireranno le somme anche per voi perché, oltre alla protesta e all’auto-unzione, bisogna concretizzare e portare a casa i risultati per il bene e la crescita del territorio che ha grandi aspettative, ma è anche stanco, molto stanco di essere ingannato (ricordando il 57% di astensionismo cittadino).
Il rinnovamento della classe dirigente della politica passa dalle persone non dai partiti, che tu ne sia il precursore qui a Brindisi a me sta bene, indipendentemente dalla casacca che non ha mai santificato nessuno, perché quello è un discorso di etica, non di colori.

 

Gianluca Alparone
(già candidato al Consiglio Regionale della Puglia con Forza Italia)

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