May 5, 2025

Botta e risposta tra Gianluca Bozzetti, consigliere del Movimento 5 Stelle, e la società Formica Ambiente srl.

 

Nei giorni scorsi Bozzetti ha presentato un’interrogazione indirizzata all’Assessore con delega all’Ambiente Michele Emiliano, in merito ai lavori di bonifica che dovrebbero interessare la discarica di rifiuti speciali Formica Ambiente srl nel Comune di Brindisi.

È urgente – dichiara il pentastellato – conoscere i tempi per l’avvio dei lavori di bonifica, necessari per salvaguardare la salute dei cittadini e il benessere ambientale, visti anche i conferimenti di rifiuti in arrivo da oltre 70 Comuni della Provincia di Lecce”.

In seguito ai controlli Arpa sulla falda dell’area interessata dalla discarica Formica Ambiente, nel 2015 la Provincia di Brindisi ne ha ordinato la messa in sicurezza e la predisposizione di un piano di caratterizzazione. Con successive determinazioni dirigenziali della sezione “Ciclo rifiuti e bonifica”, sono stati approvati il Piano di caratterizzazione del sito e l’analisi di rischio, presentati dalla società Formica Ambiente, dai quali è risultato un rischio ambientale “non accettabile per la matrice acque sotterranee” che ha reso necessario avviare un progetto di bonifica dell’area. Ad inizio luglio, il Direttore dell’AGER, Gianfranco Grandaliano, ha comunicato che non sarà più possibile conferire i rifiuti biostabilizzati del leccese nella discarica CISA, disponendo così, a partire dal prossimo 23 luglio, il conferimento degli stessi nella discarica Formica di Brindisi, nella Italcave di Statte e nel sito della Lgh di Grottaglie.

Pur condividendo la necessità di dover far fronte all’emergenza dei comuni della provincia di Lecce, nell’ottica di una gestione regionale dei rifiuti – incalza il pentastellato – non possiamo non esprimere una forte preoccupazione soprattutto per i cittadini dei comuni di Brindisi, Mesagne, Carovigno e San Vito dei Normanni, visto il perdurare dello stato di inquinamento della discarica. L’area in cui sorge la discarica Formica Ambiente, infatti, presenta un diffuso inquinamento della falda, probabilmente anche a causa della adiacente discarica di Autigno. È una zona dichiarata “area a elevato rischio di crisi ambientale”, su cui tra l’altro a marzo 2017 con un’ordinanza è stato disposto il divieto di pascolo, coltivazione, piantumazione, irrigazione e uso delle acque di falda. Riteniamo – continua – quanto mai urgente la sua immediata bonifica prima di procedere con qualsiasi altro tipo di conferimento. Tra l’altro, appare quanto mai preoccupante da parte della Formica Ambiente essere andati già oltre il tempo massimo consentito dalla determina dirigenziale della regione Puglia n. 326 del 29 dicembre 2017 che prescriveva di presentare il progetto di bonifica entro 6 mesi dalla data di adozione dell’atto stesso. Ad oggi infatti sembra che non sia stato ancora prodotto e sottoposto agli organi competenti il piano di bonifica dell’area”.

Nell’interrogazione si chiede di conoscere in che modo la Regione intenda superare la situazione emergenziale.

“Dispiace constatare – incalza Bozzetti – che il piano del PD di Emiliano di rendere Brindisi e la sua provincia la pattumiera di Puglia stia procedendo senza la benché minima opposizione dei consiglieri regionali della sua maggioranza e dei sindaci della provincia di Brindisi, anche di coloro appena eletti e che si sono sempre professati ambientalisti. A breve avremo due impianti di compostaggio anaerobico da 80 mila t/a privati (Erchie e Brindisi), un impianto di compostaggio anaerobico da 50 mila t/a pubblico (Brindisi) e il triangolo dei veleni con le discariche di Formica, Autigno e Mascava ancora ad inquinare i nostri terreni, con buona pace della salute e della salubrità ambientale. Grazie PD”.

 

 

Oggi è arrivata la risposta ufficiale della società che pubblichiamo integralmente

 

A seguito della pubblicazione, a mezzo stampa, dell’interrogazione del consigliere regionale Bozzetti all’assessore con delega all’ambiente Michele Emiliano con la quale si richiede di conoscere i tempi per l’avvio dei lavori di bonifica dell’area di contrada Formica, la società Formica Ambiente ritiene, in linea con le abituali e trasparenti attività gestionali e di comunicazione, che le affermazioni divulgate contengano inesattezze tali da ingenerare nell’opinione pubblica un ingiustificato allarme. A tal fine la società ritiene di dover puntualizzare quanto segue:

1. a seguito degli autocontrolli ordinari effettuati puntualmente dalla società nel 2014 la stessa ha rilevato nel pozzo numero 8 di monte (quindi di acque di falda esterne) il superamento delle concentrazioni limite di 1.1. dicloroetilene, comunicandolo immediatamente agli organi di controllo Arpa Puglia e Provincia di Brindisi;
2. in assenza di iniziative da parte della Provincia di Brindisi, così come previsto dalla legge, tese ad indagare sull’origine della contaminazione, la stessa società Formica Ambiente ha posto in essere, a proprie spese, tutte le iniziative idonee a ricercare la fonte del suddetto superamento dei valori limite, ritenendo sin dal primo momento di non poter essere assolutamente la causa di tali anomalie;
3. la società Formica Ambiente ha quindi incaricato l’istituto pubblico IRSA-CNR di Bari (Istituto di Ricerca sulle Acque sotterranee) il quale ha provveduto ad effettuare il piano di caratterizzazione sull’area vasta circostante la discarica di Formica prendendo in esame oltre ai dodici pozzi spia interni alla discarica, anche i 29 pozzi di falda realizzati nel 2000 dalla Provincia di Brindisi e mai colpevolmente da essa indagati.
4. l’esito di tali controlli effettuati in contraddittorio con Arpa Puglia ha escluso, in maniera categorica, il nesso causale tra i fattori percolato, biogas, condense e la composizione delle acque di falda, escludendo, pertanto, che le più probabili sorgenti di contaminazione potessero essere ricomprese nel perimetro del sito di Formica Ambiente.
5. le risultanze di tale piano di caratterizzazione con annessa analisi di rischio sono state approvate dalla Regione Puglia con determina n.326 del 29/12/2017, nella quale si stabiliva che Formica Ambiente nel tempo massimo di mesi 6, così come previsto dalla legge, come soggetto non contaminatore, avrebbe dovuto presentare un progetto di messa in sicurezza operativa (MISO) della falda sottostante la discarica.
6. la società Formica Ambiente ha “rispettato tali scadenze” trasmettendo, in data 15/06/2018, il progetto di MISO, dopo aver sperimentato sul campo le più innovative tecniche di decontaminazione della falda. A conferma di ciò la Regione Puglia ha puntualmente convocato conferenza di servizi per il prossimo 31.07.2018, per l’approvazione del suddetto progetto. Non è vero quindi, così come sostenuto dal consigliere regionale che “ Formica Ambiente sia andata oltre il tempo massimo consentito di sei mesi per la presentazione del progetto di bonifica”.
Alla luce di quanto esposto appare fuorviante ed ingiustificato l’allarme provocato ai soli fini elettorali dal consigliere regionale che ha introdotto, nella perenne querelle politica, elementi tali da ingenerare preoccupazione e disagio nelle popolazioni interessate.
A breve la Società, dando seguito alle iniziative di continua e trasparente comunicazione, già da tempo intraprese, convocherà una conferenza stampa nella quale saranno illustrati puntigliosamente i risultati del proprio pluriennale impegno in materia ambientale.
La società ritiene che soprattutto, in tale materia, la fastidiosa speculazione politica, questa volta espressa con ambigui artifici espositivi, debba lasciare il posto ad un informazione puntuale, corretta e basata su dati scientifici e che non adombri o ingeneri dubbi e paure così come è avvenuto in questo caso.
Alla conferenza stampa sarà invitato anche il consigliere regionale, il quale, qualora fosse realmente interessato alla salute del territorio, potrebbe finalmente entrare in possesso di dati e informazioni puntuali sia sulle attività della società Formica Ambiente, sia sulla complessiva situazione dell’area “ad elevato rischio di crisi ambientale”, nonché sulle varie criticità in essa presenti.
Il consigliere ha dimostrato, infatti, con il proprio approccio approssimativo, una scarsa conoscenza del problema ed una totale mancanza di rispetto sia per le istituzioni Arpa, CNR e Provincia, sia per il professionale impegno profuso dai tecnici e dai professionisti di dette Amministrazioni, oltre che per gli ingenti investimenti che, per la prima volta, sono stati impiegati da privati per la salute del territorio.
In ultimo, Formica Ambiente ritiene di dover sottolineare come essa sia da tempo al servizio del territorio, sia offrendo alla gran parte dei Comuni della Provincia di Brindisi tariffe scontate con conseguente significativo risparmio per le rispettive casse comunali, sia rinunciando a conferimenti di rifiuti da fuori regione in un’ottica di collaborazione e di rispetto per il territorio che la ospita, rimanendo tuttavia, integrata nel sistema di servizio di smaltimento dei RSU bio-stabilizzati impostato dalla Regione Puglia.

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