Nel rispondere ad una domanda sul futuro dell’autorità portuale di Brindisi il Ministro Delrio ha finito con il glissare. Ciò che viene presentato come l’eliminazione degli sprechi e la razionalizzazione di un sistema inefficiente si sta rivelando in realtà un insieme di semplici tagli che penalizzano servizi essenziali e discriminano chi non ha “santi in paradiso”.
La riforma delle Province e la nomina di un esecutivo e di un consiglio di “delegati” ha sensibilmente indebolito l’attività politico-istituzionale e la qualità dei servizi di tale Ente.
Nella provincia di Brindisi non si riesce a garantire la manutenzione delle strade provinciali e abbiamo il paradosso della Biblioteca e del museo provinciale che hanno visto Il personale trasferito alla Regione Puglia e la gestione ancora in capo alla Provincia che non può evitare il costante degrado di strutture e servizi.
Chi può usufruire di attenzioni favorevoli riesce ad ottenere la revisione della disposizione che prescrive un’unica “autorità di sistema” per i porti pugliesi con sede a Taranto. E infatti Bari ha mantenuto la sua autorità portuale pur non avendo i richiesti requisiti, assorbendo addirittura quella di Brindisi.
Siamo inoltre di fronte alla semplicistica riforma della Camera di Commercio sulla base di tagli che non tengono minimamente in considerazione le risorse finanziarie, i beni immobili e mobili disponibili e la qualità dei servizi. Ancora una volta Brindisi viene a trovarsi in una situazione di retroguardia, peraltro dopo un incontro disertato da molte delle parti interessate e potrà solo scegliere di accorparsi con Bari o con Taranto.
Ancora una volta il Forum Ambiente, Salute e Sviluppo sottolinea la necessità di un percorso che metta a fuoco problematiche, criticità e potenzialità del territorio per sfociare in una “ conferenza cittadina sui mali di Brindisi” per far ritrovare al nostro capoluogo la sua identità.
FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO
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