May 6, 2025

“Nell’intento probabilmente di offenderci, il Sindaco Rizzo ci definisce come la “politica della lampadina”. Finge di non sapere, il Sindaco, che l’illuminazione pubblica è un diritto ed un servizio essenziale per i cittadini. Così come la pulizia delle spiagge, lo sfalcio dell’erba e la manutenzione di tutti i nostri beni pubblici.

 

Se per Rizzo occuparsi di queste semplici questioni è da sminuire e da ridicolizzare, probabilmente non ha ben capito che quando si amministra un Comune è anche e soprattutto a questi piccoli, scontati ma essenziali aspetti che bisogna pensare; perché vivere in un paese decoroso, pulito e funzionale è la prima richiesta a cui dare risposta ai cittadini. Poi viene tutto il resto.

 

Tuttavia, forse al Sindaco sarà sfuggito che non abbiamo chiesto conto solo dell’illuminazione pubblica di Campo di mare, ma della totale assenza di programmazione e servizi per l’Estate sampietrana messi in funzione per tempo.

 

Perché non ci dice nulla rispetto al fatto che non esiste ancora uno straccio di cartellone per rendere attrattiva la nostra località balneare? E perché fa finta di non accorgersi di aver provveduto ad occuparsi della pulizia delle spiagge solo a luglio inoltrato?

 

Vogliamo dare un consiglio spassionato al Sindaco Rizzo: la smetta di erigersi a grande amministratore in confronto a Renna perché quello che sta emergendo dall’inchiesta della Procura, sulla vicenda di Fiscalità locale, per ora, evidenzia che tra Rizzo e Renna vi sia stata una perfetta continuità in termini di cattiva gestione di uno dei settori più importanti e cruciali per il benessere e la salute di una comunità e della sua amministrazione. O anche la riscossione dei tributi, secondo il Sindaco, è una quisquilia di cui non vale la pena occuparsi?

 

Rizzo, “l’operativo subito”, non tenti, dunque, di dare improbabili lezioni di onestà e competenza proprio a noi che a tempo debito abbiamo preso le distanze anche dall’amministrazione Renna ed oggi, dopo aver candidato un galantuomo come Totò Mariano, adempiamo al nostro dovere democratico di opposizione.

 

Sappia, il Sindaco, che le motivazioni con cui sta pubblicamente giustificando il finto rimpasto della sua giunta non ce le beviamo di certo. A tutti è chiaro, infatti, che l’unico obiettivo di questa manovra è stato quello di liquidare il solo Lariccia salvo esprimergli, a cose fatte, una pelosa vicinanza.

Se di problemi familiari e basta si fosse trattato, infatti, non dubitiamo che l’Assessore si sarebbe spontaneamente dimesso nei tempi e nei modi da lui prescelti. Temiamo, invece, che l’estremo garantismo che Rizzo ha applicato a se stesso, non sia stato fatto valere nei confronti del suo assessore, secondo la stampa coinvolto in un’ulteriore inchiesta della procura, e tuttavia ad oggi nemmeno indagato.

 

Due pesi e due misure, insomma, e l’ennesima babbiata di un modus di fare politica che dimostra come le “lampadine spente” a San Pietro siano non solo quelle della rete pubblica, ma anche e soprattutto quelle che dovrebbero illuminare e rendere trasparenti le scelte di chi amministra questa città, e che invece è accecato unicamente dal proprio ego, ben oltre i dati che la condizione reale di San Pietro mette sotto gli occhi di tutti noi e che lui, probabilmente, non vede.”

 

 

Il circolo del PD di San Pietro Vernotico

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