May 2, 2025

Viviamo in un’epoca strana. In meno di 100 anni si sono vissuti tanti cambiamenti che i nostri antenati hanno affrontato in millenni. Il progresso culturale, assieme a quello tecnologico, ha prodotto cose inimmaginabili. Icaro immaginava di poter volare nel cielo come gli uccelli; noi possiamo andare addirittura nello spazio. Per costruire un tempio o un palazzo reale ci volevano anni e migliaia di schiavi per realizzarlo. Con ciò non voglio dire che il nostro tempo sia migliore di quello antico, sto prendendo atto che le cose sono cambiate enormemente e continuano a cambiare sempre più velocemente.

 

Sicuramente, la velocità di cambiamento odierno è la cosa più traumatizzante per tutti. Sembra che il tempo accelera sempre di più la sua corsa. Gli oggetti sono programmati e destinati ad essere distrutti il primo possibile (obsolescenza programmata) per essere sostituiti immediatamente con altri oggetti. Una volta, quasi tutti gli oggetti erano riparabili; oggi, è quasi d’obbligo in ogni settore “usa e getta”. La filosofia consumistica spinge le industrie a produrre sempre più oggetti e la comunicazione (soprattutto quella televisiva e del web) spinge i consumatori a comprare anche cose inutili.

 

Un tempo le persone venivano classificate secondo l’età, la nazionalità, la religione, il tipo di lavoro, il partito di appartenenza, il grado di istruzione, ecc. Oggi, la classificazione universale che supera anche quella religiosa è la categoria di “consumatore”. Questa tipologia di persone coinvolge tutti: giovani ed anziani, maschi e femmine, ricchi e poveri, istruiti ed ignoranti, religiosi ed atei. In tutti i settori c’è un surplus di offerte; ovviamente mi riferisco ai paesi industrializzati ed anche a quelli in via di sviluppo.

 

Se oggi ancora si muore di fame nel mondo, il motivo non è la reale carenza di cibo ma la mancanza di volontà politica e sociale di distribuire la ricchezza. La natura offre abbondanza a tutti. Il vero problema della umanità è l’ingordigia, il voler tutto/troppo per sé e disinteressarsi degli altri. A cosa sono serviti gli insegnamenti dei saggi/santi lungo l’arco della storia? Quando penso al comportamento egoistico degli umani, non riesco a considerarli una specie superiore.

 

In natura è tutto equilibrato da sempre mentre la specie umana, l’ultima ad essere comparsa sul pianeta, si sente così onnipotente da pensare di poterla manipolare impunemente. Pare che la razza umana si sia estinta più volte sul nostro pianeta e a farla rinascere e sviluppare nuovamente sono stati i batteri, le piante e, ovviamente, l’acqua che è praticamente una sostanza eterna come ho già scritto in altri articoli precedenti.

 

Penso che l’uomo odierno stia delirando ed impazzendo per carenza d’acqua ed eccesso di sostanze chimiche nel cervello. Se al posto dell’acqua beviamo alcolici ed altre schifezze, se al posto delle sostanze nutritive del cibo naturale assumiamo veleni e sostanze chimiche di ogni sorta, come possiamo pensare di rimanere sani di mente? Se noi siamo quello che mangiamo, non c’è da meravigliarsi se sempre più persone impazziscono e commettono massacri familiari e stragi di pubblico. Se le stragi di pubblico possono avere una matrice politico-religiosa, come si possono spiegare i frequenti omicidi di bambini da parte dei propri genitori se non con l’alterazione biochimica del sistema neurologico? L’umanità sta impazzendo!

 

Continua…

 

Rocco Palmisano

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