Ancora una volta la CGIL ha visto lontano.
Al momento le vittime dei voucher sono gli ex dipendenti Ariete soc coop che sino ad oggi hanno gestito i servizi cimiteriali per il Comune di Francavilla Fontana.
Adesso la nuova azienda aggiudicataria l’appalto, in barba all’art.4 CCNL Multiservizi ( clausola sociale in materia cambio di appalto) ha palesato l’intendimento di non assorbire i lavoratori, ma chiamarli successivamente con voucher, snaturando ogni loro diritto acquisito.
LA CGIL non può più tollerare queste storture, che si spera non vengano avallate dal Governo locale, ed è per questo motivo che già da tempo ci si è mobilitati affinchè vengano aboliti i “cedolini del non lavoro”.
Come è mai possibile che un lavoro sino ad oggi svolto quotidianamente e con il vincolo della subordinazione , possa di colpo divenire un lavoro senza alcuna contrattualizzazione.
Ed infatti, il voucher è un sistema di pagamento che non prevede l’apertura di alcuna forma contrattuale. Basta infatti che il datore di lavoro acquisti i voucher, che altro non sono se non tagliandi cartacei, presso le -Poste-, gli -Istituti Bancari Intesasanpaolo ed alcune popolari-, -tabaccai che siano convenzionati con il servizio-.
Il voucher va attivato tramite un codice da parte del datore di lavoro, sul sito dell’Inps, sul quale vanno indicati anche i dati anagrafici del lavoratore.
Ecco perché il Referendum promosso dalla CGIL deve vedere tutti noi cittadini coinvolti nella scelta di abrogare l’istituto del voucher al fine di restituire al lavoro e a chi lo esegue la giusta dignità.
Antonio Macchia
Segretario CGIL
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