Ha destato scalpore nel mondo politico e sui social network la notizia pubblicata da newspam.it in relazione ad alcune incongruenza di una missione a Rimini del Sindaco Carluccio e dell’Assessore Vito Carella.
Corredando l’articolo di foto e documenti, la testata evidenzia la circostanza che, anche se la missione dal 9 al 10 novembre 2016 alla “Fiera Ecomondo” di Rimini era stata autorizzata per due persone, in realtà sono stati pagati 4 posti letto, in due camere: una tripla ed una singola. Stranamente, inoltre, le due camere hanno lo stesso numero e sono state assegnate allo stesso prezzo.
Sulla vicenda è intervenuto il Gruppo Consiliare del M5S che giudica “necessario che la Sindaca faccia immediatamente chiarezza. È bene ricordare che la determina (n. 311) prevedeva un impegno di spesa per quella missione per due persone”.
“Da quanto emerge invece dai giustificativi di spesa pubblicati oggi sull’Albo Pretorio del nostro Comune – continuano i grillini – salta all’occhio l’incongruenza di due ricevute relative al costo del pernottamento della Sindaca e dell’Assessore. Infatti a fronte di cifra identica ovvero 150 € (più 2,50 € probabilmente tassa di soggiorno) per il pernottamento, emerge evidente la differenza di persone presenti nelle stanze. In quella dell’Assessore risulta effettivamente una persona, mentre in quella della Sindaca 3 (?)”.
“Onestamente la prima cosa che si è pensato è stato l’errore di compilazione, ma visto che si tratta di soldi pubblici, abbiamo deciso di telefonare all’albergo, solo per conoscere il prezzo medio delle loro stanze e, stranamente, ci hanno confermato che solitamente una tripla ha un costo di 220 € per notte mentre la singola 80€. Sempre nel campo delle coincidenze la somma degli importi è sempre 300€”.
Concludono Alparone e Giglio: “Ora non sappiamo esattamente cosa sia successo, anche se crediamo poco nelle coincidenze; siamo però certi che la Sindaca debba immediatamente riferire sull’accaduto e chiarire la questione in maniera puntuale. Perché qualora i chiarimenti non dovessero arrivare o se risultassero poco convincenti, sarà nostro dovere procedere nelle sedi opportune a tutela dell’interesse della collettività”.
Antonio Elefante (PD), su facebook, usa il sarcasmo per commentare la vicenda: “E poi, magicamente, si suppone di partire in Fiera in 2, ma effettivamente si ritorna in 4. La legge della chimica, a Brindisi, è stata sfatata: da “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” a “il di più si crea, nulla si distrugge, tutto + 2”.
In un comunicato ufficiale scrive: “Non passa giorno che questa amministrazione e la Sindaca in primis non diano prova di goffaggine e incapacità.
Questa volta però il limite della decenza è stato abbondantemente superato.
Il riferimento è ad un’inchiesta giornalistica che ha fatto emergere un fatto gravissimo e disdicevole che ha protagonisti la Sindaca Carluccio, il suo assessore di fiducia e altri due anonimi accompagnatori con allo sfondo una missione istituzionale a Rimini. Infatti nello scorso mese di novembre la Sindaca e l’assessore all’attuazione del programma, e non già quello all’ambiente (sic), hanno partecipato alla fiera Ecomondo a Rimini raggiungendo la città romagnola con mezzo proprio, e quindi con costi maggiori rispetto ad un treno o un pullman, pernottando in un albergo del posto.
Dalla nota spesa dell’albergo si evince però che gli ospiti delle stanze dell’albergo erano quattro e non due e questo con evidente aggravio nel conto finale del costo della camera, che stranamente è la stessa per la Sindaca, l’assessore e i due misteriosi accompagnatori”.
Dalle ricevute quindi emerge che la gita fuori porta di codesti intrepidi amministratori è costata ai contribuenti brindisini diverse centinaia di euro.
Questa vicenda torbida deve essere necessariamente chiarita dai diretti interessati intanto mettendo a conoscenza la cittadinanza i nomi di chi si sollazza con i soldi pubblici: diversamente saremo costretti a chiedere di fare luce alle autorità preposte.
Siamo convinti che questa storia riserverà tante divertenti sorprese per il modo dissoluto di sperperare il denaro di noi tutti.
In serata Elefante fa anche notare che il sito internet del Comune (dove sono state pubblicate le spese della missione) risulta irraggiungibile
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