August 24, 2025

DSC_0305Si comunica che a completamento dell’articolata attività investigativa, protrattasi per alcuni mesi e concretizzatasi il giorno 08 ottobre u.s. con la cattura e l’arresto del superlatitante BASILE Giovanni, , nella mattinata di ieri 21 ottobre u.s., personale di quest’Ufficio – – ha formalmente denunciato, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, l’ostunese P.A., di anni 42, incensurato, operaio,

E’ ritenuto responsabile di favoreggiamento personale e di plurimi delitti di falso.

Per questi motivi, P.A., 42enne ostunese, è stato denunciato a piede libero dagli agenti della Polizia di Stato di Ostuni.

L’uomo è accusato di aver agevolato la latitanza di Giovanni Basile, personaggio di spicco della malavita ostunese, catturato l’8 ottobre scorso al termine di una rocambolesca fuga sui tetti.

 

La denuncia è arrivata in seguito alle evidenze investigative scaturite dagli accertamenti avviati dai poliziotti proprio dopo la cattura di Basile.
In particolare, le indagini sono partiti dalla circostanza che al momento della cattura Basile era sprovvisto di qualsivoglia documento d’identità ed hanno accertato che durante la latitanza l’uomo era in possesso di una carta d’identità falsificata.

Dalle indagini è emerso che P.A. aveva favorito la latitanza di Basile “prestandogli” la propria identità.

Il 42enne, infatti, si era presentato in due occasioni al Commissariato di P.S., denunciando (falsamente) lo smarrimento di due differenti carte d’identità rilasciate dal Comune di Ostuni (rispettivamente, il 09.2.2011 e 04.01.2013).

Una delle carte d’identità era state consegnate a Basile che così aveva potuto sfruttare un documento contenenti le esatte generalità di P.A. ma con una fotografia che, tramite un noto programma software, era stata resa somigliante sia a Basile che a P.A..

Quest’ultimo, poi, aveva provveduto a farsi consegnare un secondo documento d’identità.

E che le denunce presentate da P.A. siano presumibilmente false lo hanno appurato ieri i poliziotti dopo la perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire le carte smarrite.
ostuni denunce 250715 (1)Le indagini – sottolinea il vicequestore Francesco Angiuli – non sono affatto concluse: infatti, nell’abitazione di P.A., oltre ad ulteriori oggettivi riscontri atti a documentare i rapporti intercorrenti tra quest’ultimo e Basile (lettere che quest’ultimo aveva inviato al favoreggiatore, dal carcere, addirittura all’epoca di un suo precedente periodo di detenzione), è stato sequestrato altro materiale ritenuto di profondo interesse investigativo, costituito, tra l’altro, anche da altre missive e documenti che provano legami criminali tra lo stesso P.A., suo fratello (noto pregiudicato ostunese) ed importanti personaggi di spicco della criminalità organizzata mesagnese. Non si esclude, a breve, l’incriminazione di altri “favoreggiatori” e l’arresto di altro noto pregiudicato ostunese.
In stretta sinergia col Dipartimento della P.S. – Interpol – Unità Nazionale Europol – SIRENE – 1° Sezione Catturandi, sono in corso ulteriori importanti accertamenti all’estero, le cui risultanze saranno presto messe in correlazione con la documentazione in sequestro, al fine di verificare la loro pertinenza anche con la verosimile ipotesi che BASILE Giovanni abbia perpetrato gravissimi delitti servendosi di false generalità (all’estero)”

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