August 18, 2025

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35 persone sono state denunciate dalla Digos di Brindisi per interruzione di pubblico servizio.

Sono le persone identificate nel corso della protesta antixylella del 10 novembre scorso sfociata nell’occupazione dei binari della stazione di San Pietro Vernotico.
Sul fatto è stata aperta un’inchiesta il cui fascicolo è gestito direttamente dal Dott. Marco Di Napoli, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi.
La maggioranza delle persone denunciate appartengono al mondo antagonista anarchico di Lecce e Provincia ed alcuni di loro erano già stati identificati come autori delle manifestazioni di protesta nei confronti del Cie di Restinco, culminate con il lancio di fumogeni, bombe carta ed altri oggetti.
Come si ricorderà il 10 novembre scorso un gruppo di circa sessanta manifestanti occupò i binari della stazione di San Pietro Vernotico per protestare contro il Piano antixylella che prevede l’eradicazione degli ulivi colpiti e di tutti quelli nell’arco di 100 metri dai focolai.
La protesta iniziò intorno alle 15.00 e si protrasse fino a mezzanotte circa.
La circolazione ferroviaria lungo la tratta Lecce-Brindisi andò in tilt: furono fermati o soppressi circa 20 treni, tra i quali diversi treni regionali ed alcuni treni a lunga percorrenza come il Frecciabianca (Roma-Lecce) e due Frecciargento (Lecce-Venezia e Lecce-Milano) e solo nel mattino seguente la situazione tornò alla normalità

 

nando-popu-san-pietroIl gruppo chiese di incontrare il Prefetto Prete ma dopo aver ottenuto il placet, nessuno si presentò all’appuntamento in prefettura.
Non tutti i manifestanti condivisero l’idea di bloccare i binari. Ad esempio, il gruppo di attivisti ed agricoltori che in mattinata erano scesi in piazza a Torchiarolo (uno dei territori più danneggiati con oltre mille ulivi estirpati o in via di eradicazione) preferì protestare rimanendo all’esterno della stazione.
La maggioranza dei manifestanti (costituita dal gruppo di San Pietro e da diversi attivisti del mondo ambientalista leccese e brindisino) non volle mischiarsi con diversi esponenti di Casapound e numerosi anarchici leccesi, capeggiati da Sergio Starace, uno dei più attivi nel guidare il blocco della stazione.

 

Sono proprio queste le persone denunciate per interruzione di servizio pubblico.
Adesso non è escluso che Ferrovie dello Stato possa avviare una richiesta di risarcimento danni.

 

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