La Cooperativa Sociale Orizzonti in Ostuni gestisce la RSSA e Casa di Riposo “Pinto-Cerasino” e il Centro diurno “San Francesco da Paola” di cui ha già richiesto da tempo l’attivazione.
I lavoratori della suddetta Cooperativa sono in stato di forte agitazione, oggi 4 di loro sono saliti su un terrazzino e minacciano di buttarsi giù, stanchi delle tante promesse scaturite dai diversi incontri tenutisi alla Regione e alla Asl di Brindisi.
Stamattina dalle ore 8.30 manifestano presso la struttura da loro gestita in Ostuni alla via G. Pinto per il riconoscimento del servizio erogato e per il diritto alla salute degli anziani ivi assistiti, la cui assistenza già da tempo è garantita a spese dei lavoratori che non percepiscono lo stipendio da diversi mesi in quanto la Asl di Brindisi riconosce rette assistenziali solo a 13 ospiti a fronte dei 41 presenti nella struttura.
Con questa manifestazione si chiede alla Regione un intervento urgente volto a sanare la grave problematica che l’attuale politica di macelleria sociale ha prodotto colpendo le fasce deboli della popolazione quali anziani affetti da patologie gravemente invalidanti e le famiglie di 40 lavoratori ormai ridotti in stato di povertà che rischiano per giunta il posto di lavoro.
Attraverso una nota stampa il Sindacato Cobas ha reso noto di appoggiare la lotta dei lavoratori della Residenza socio assistenziale e che la protesta ha ottenuto la convocazione della Asl presso la Prefettura di Brindisi per domani, grazie alla mediazione del Sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola e del consigliere Domenico Tanzarella subito accorsi perché fortemente preoccupati degli avvenimenti.
La crisi della struttura nasce con la decisione della Regione Puglia di tagliare il numero degli anziani presenti nelle strutture.
Nel caso della struttura ostunese si passa da 40 anziani al numero di 13.
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