Brindisi: Pizzolato, Lorito, Raho, De Vivo, Dinielli (68’ De Nisi), Mannone, Molinari (70’ Pellegrino), Ciano, Lorusso (80′ Esposito), Ancora, Varsi. A disp.: Cattafesta, Scannicchio, Mastrogiacomo, Ascione, Danucci. All. Castellucci.
Scafatese: Gallo, Romano, Siano, Terlino (13’ Porzio, 62’ Venditto), Procentese, Cirillo, Natino (81’ Tedesco), Cuomo, Manzo, Rizzo, Marcucci. A disp. : Mangini, Caiazzo, Perrino, Amendola, Bouchoucha, Matrone. All. Amarante.
Arbitro: Vigile di Cosenza.
Reti: 19′ Ancora, 32′ Lorusso, 45’+1′ Molinari, 51′ Rizzo, 65′ Venditto.
Ammoniti: Cuomo, Siano, Pellegrino, De Nisi.
E’ bastato un tempo giocato con convenzione perché il Brindisi facesse valere la regola del più forte contro un avversario nettamente inferiore.
Nel primo tempo, un Brindisi in formazione nettamente rimaneggiata ha fatto un solo boccone di una derelitta Scafatese. Di Ancora, Lorusso e Molinari le reti che hanno portato i biancazzurri a raggiungere il riposo su un risultato che metteva a sicuro la conquista dei tre punti. Ma poi, un secondo tempo inguardabile come non mai ha messo a repentaglio il risultato. In appena 20 minuti la Scafatese si è riportata ad un solo gol di distanza e, nell’ultima fase del match ha “rischiato” più volte di raggiungere un pareggio che avrebbe avuto (quantomeno) del clamoroso.
La vittoria biancazzurra – che giunge contestualmente alla pesante battuta d’arresto del Bisceglie a Monopoli – riporta il Brindisi al quarto posto parziale.
Ma le due facce della prestazione odierna, assieme alle voci insistenti sia di una crisi economica sia di rapporti tesi tra staff tecnico/atletico e e società (peraltro mai confermate ufficialmente nè dalla società né dai calciatori) non lasciano presagire nulla di positivo per le prossime giornate.
Peccato, perchè un Brindisi con la testa svuotata da assilli potrebbe dire ancora avere buone chance per raggiungere quel terzo posto che ora è a soli 3 punti.
In ogni caso domenica prossima ci sono Brindisi-Pomigliano e Manfredonia-Potenza. Avvicinare i lucani potrebbe dare un nuovo senso alla stagione e, magari, riavvicinare per l’ultimo incontro (e nei playoff) quel pubblico che oggi è stato visibilmente assente
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