August 6, 2025

Leggendo le cronache della politica brindisina apprendiamo con una certa sorpresa che esisterebbe nella nostra città una nutrita colonia di consiglieri comunali autodefinitisi come “renziani”. Che esista nel PD a tutti i livelli una conflittualità estrema tra le varie anime del partito è cosa nota. Che la inconciliabilità delle posizioni e l’esasperazione dei personalismi stia portando il partito stesso sull’orlo di una scissione è cosa altrettanto evidente. Ma è analogamente evidente che le battaglie politiche anche se minoritarie vanno combattute all’interno di un partito cui si dice di appartenere altrimenti quella che ne viene fuori è l’anarchia assoluta. I “ravvedimenti operosi” delle ultime ore non sono a nostro giudizio figli di un travagliato percorso politico o di una vivace dialettica interna ma rientrano in quel malcostume tipicamente italiano noto come “trasformismo”. Pertanto invocare presunte appartenenze politiche serve unicamente ad ammantare con un fragile velo di moralità manovre che rientrano nella sfera strettamente personale e che nulla hanno da spartire con strategie politiche di respiro nazionale.
Ricordiamo che “Brindisi Democratica” nel 2012 fu la prima che diede vita a Brindisi al comitato a favore di Matteo Renzi in vista delle primarie di coalizione poi perse contro Bersani e che nel 2013 sempre lo stesso comitato ha sostenuto Renzi nelle primarie per la segreteria del partito contro Cuperlo e Civati. La storia successiva ci ha dimostrato come nella nostra città molti si siano poi ricreduti diventando per convinzione od interesse renziani della “seconda e terza ora” o come in questo caso dell’ultimo minuto.

C.S. Salvatore Valentino Presidente Associazione politico-culturale
“Brindisi Democratica” già Consigliere Comunale uscente PD

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