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Francavilla F.na, Operazione Bamba: due arresti a Oria e Latiano



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Francavilla F.na, 15/09/2006

Operazione Bamba: due arresti a Oria e Latiano

Salgono a 22 gli arresti dell’operazione convenzionalmente denominata “BAMBA”, il cui epilogo ha avuto inizio all’alba di martedì scorso. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Francavilla Fontana, hanno eseguito altre due ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Alessandro Nardelli, 18 anni compiuti in agosto, e Alessandro Castrovillari, che maggiorenne era diventato nel gennaio del 2005, e quindi entrambi minorenni all’epoca dei fatti contestati a tutti gli altri indagati.
I provvedimenti, richiesti dalla Dott.ssa Simona Filoni, Sostituto Procuratore presso la Procura del Tribunale per i Minorenni di Lecce, sono stati emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari, Dr Raffaele Casto, e seguono di pochi giorni quelli emessi per gli altri 20 indagati maggiorenni dalla Procura brindisina.
Giovani anch’essi, più degli altri coindagati, che già avevano sottolineato una bassa età media, particolare che rimarca ancor di più il risultato conseguito dai Carabinieri di Francavilla Fontana, che sono riusciti ad arginare la naturale espansione del fenomeno dello spaccio di sostanza stupefacenti nella città federiciana.

DELICATA LA POSIZIONE DI ALESSANDRO CASTROVILLARI,
indagato per una serie di furti di autoveicoli in concorso con i due indagati già maggiorenni, Giuseppe De Virgiliis e Giuseppe Fullone, con i quali condivideva solo l’interesse per i furti di autoveicoli. Il ragazzo prometteva bene, evidentemente, ma forse veramente troppo giovane per compiere rapine. Sono un paio gli episodi contestati dagli inquirenti al giovane Alessandro. Di contro, se lo stesso non era ritenuto dai suoi complici abbastanza preparato per assaltare un esercizio commerciale, cosa che, invece, ai due e a Stefano Marsella riusciva benissimo, c’era altrove, oltre allo stesso Fullone, chi lo reputava sufficientemente predisposto per l’altrettanto illecita attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
La condotta contestata al ragazzo, nella fattispecie, era quella posta in essere in concorso con Alessandro (ma và!) CARONE, così come è risultato dalle convergenti dichiarazioni in tal senso fornite da diversi tossicodipendenti di Oria.

PREDATORI IN TRASFERTA ORIA, MA ANCHE FRANCAVILLA FONTANA, LATIANO E SAN PANCRAZIO SALENTINO. E’ questo il risultato degli accertamenti e dei riscontri incrociati effettuati dai Carabinieri. Oria, ma anche Francavilla, Latiano e San Pancrazio Salentino, i paesi scelti quali obiettivi delle loro scorribande. Successe a San Pancrazio, infatti, uno dei due furti contestati ad Alessandro Castrovillari. Nell’occasione il ragazzo è in compagnia di De Virgilis e Fullone. Puntano il furgone di un commerciante, che momentaneamente si porta in un esercizio commerciale lasciando sbadatamente le chiavi nel quadro di accensione. La poca accortezza non sfugge ai malviventi Castrovillari e De Virgilis, che si fondano nell’abitacolo mentre il terzo complice li seguirà a ruota a bordo di una Lancia.
L’azione, però, non è tanto fulminea quanto era stata prevista ed il malcapitato autista si vede sottrarre il mezzo proprio sotto il naso. “Segua quel furgone!”, come in un telefilm, è la preghiera che rivolge ad un altro automobilista in transito e così, difatti, si pone egli stesso all’inseguimento del suo furgone. Nel frattempo i tre malviventi, già nel mirino degli investigatori, vengono monitorati in diretta. Le conversazioni che intercorrono tra i tre evidenziano la preventiva programmazione dell’azione delittuosa e la minuziosa cura nei dettagli dell’“intervento”, come il percorso da seguire dopo essersi impossessati del mezzo ed il punto dove ritrovarsi al termine dell’assalto.
Anche la reazione di DE VIRGILIS al modo scomposto con cui FULLONE reagisce alla presa di posizione dell’autista che si era visto sottrarre l’automezzo, evidenzia il ruolo di prima donna che riveste nell’organizzazione dei furti. Non a caso, in tutti gli episodi contestati, oltre che alle due rapine, quella consumata e quella tentata, ivi compresi i due addebitati anche all’allora minorenne CASTROVILLARI, c’è lo zampino di “Zigone”, al secolo Giuseppe DE VIRGILIS.

ALTRETTANTO DETERMINATI LE DEPOSIZIONI DEI GIOVANI ACQUIRENTI: Sarà stata, quasi certamente, anche la circostanza a scatenare il desiderio di ribellarsi agli aguzzini che vendono loro la “morte”. La drammatica vicenda che ha visto l’epilogo della giovane vita di Giuseppe RE, il tossicodipendente deceduto per overdose alla fine dell’ottobre del 2004, ha con tutta probabilità risvegliato improvvisamente nelle loro coscienze il desiderio di legalità.
Anche loro nel loro piccolo mondo, entro il quale comunque si perdono, hanno dato un importantissimo contributo alle indagini. Piccoli particolari, confessati comunque con il timore di non scoprirsi troppo, non nei confronti del pusher di turno, bensì dal “chiacchiericcio” popolare, come se si scoprisse l’acqua calda. Son sempre più convinti di poter nascondere al meglio il loro disagio esistenziale, che li porta a rifugiarsi in un mondo fantastico, effimero e istantaneo come la puntura di un ago non terapeutico. Un velo, invece, sempre più trasparente, che riesce a nascondere sempre meno il loro dramma ai ficcanti “occhi della gente”.
E’ stata poi la pazienza degli investigatori a dar un nome agli spacciatori arrestati nei giorni scorsi. Anche quei due “bambini” cresciuti troppo i fretta all’ombra di fratelli sempre meno esempio.
Alias, caratteristiche fisiche ed auto utilizzate. Compagnie, frequentazioni abituali e quant’altro potesse servire. L’invito dei Carabinieri rivolto al tossicodipendente di turno è stato raccolto dallo stesso, consapevole, finalmente, di “potersi rendere utile”. “Se si è riusciti a dare un nome allo spacciatore che si presume abbia ceduto la dose fatale a Giuseppe RE, è stato senza dubbio anche merito loro”.
Nel corso delle indagini sono stati identificati ed escussi oltre 20 ragazzi, uomini e donne, tutti giovanissimi, scoperti a far uso, alcuni per loro stessa ammissione altri ancora messi di fronte all’evidenza dei fatti lo hanno confessato in un secondo momento, che, ora, saranno segnalati alla Prefettura di Brindisi proprio in ragione dell’abitudine ad assumere sostanze stupefacenti.
Un atto dovuto. Anche e soprattutto per il loro bene futuro. Il risultato conseguito dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Francavilla Fontana, è l’ennesimo segnale che le Istituzioni, pur consce delle oggettive difficoltà di intervento nei confronti di spacciatori sempre più scaltri, ritengono che l’azione di contrasto verso gli stessi, possa in effetti compiersi, in principio, anche innescando quel procedimento amministrativo innanzi al Prefetto teso al recupero degli assuntori, tanto abituali quanto occasionali.



COMUNICATO STAMPA
Regione Carabinieri Puglia
Compagnia di Francavilla Fontana
Nucleo Operativo e Radiomobile

L'operazione Bamba su Brundisium.net:
12/09/2006 - Operazione Bamba: 18 arresti per droga e rapine
12/09/2006 - Operazione Bamba: catturati altri 2 indagati


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