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Brindisi, 21/12/2009
Rigassificatore, odg dell'assemblea nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà
L’assemblea Nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà svoltasi a Roma il 19 e il
20 dicembre ha approvato un ordine del giorno proposto da Pablo Zito, delegato
della provincia di Brindisi, sul tema del rigassificatore a Capo Bianco. Segue
il testo.
Una commissione ministeriale VIA già giudicata illegittima dal TAR Lazio ha
dato parere favorevole di compatibilità ambientale – a colmata già realizzata –
sul progetto di rigassificatore nel porto di Brindisi.
Rischia così di tornare titolo idoneo al riavvio dei lavori un’autorizzazione
del 2003 sospesa dal Governo Nazionale di CentroSinistra in seguito a procedura
di infrazione comunitaria su iniziativa della vecchia Amministrazione
Provinciale, in seguito a sequestro giudiziario dell’area ancora in essere per
i gravi reati ricostruiti le cui responsabilità sono in corso di accertamento
con processo, e in seguito alla fortissima opposizione popolare e alla grande
resistenza di tutti gli Enti Locali guidati dalla Regione Puglia.
Nel centro del porto, tra altri 6 impianti a rischio di incidente rilevante,
su un’area non ancora integralmente caratterizzata nel cuore di un Sito
Inquinato Nazionale, in un’Area di Crisi Ambientale assediata da 3 centrali
termoelettriche di cui 2 a carbone di cui una la massima fonte climalterante d’Italia, si rischia di veder realizzato un impianto che soprattutto
rappresenterebbe la fine della massima ricchezza di una città non ricca, il suo
porto, in un momento in cui è ben chiaro che a breve ci sarà una gigantesca
sovrabbondanza nazionale di gas senza che il Governo operi per la conversione a
gas delle centrali a carbone, quali le 2 di Brindisi.
Con l’aggravante del voler superare l’obbligo comunitario del coinvolgimento
della popolazione sui rischi di incidente rilevante con una procedura di VIA
che paradossalmente non ha approfondito proprio l’aspetto del rischio
industriale.
L’Assemblea Nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà si unisce alla comunità
brindisina nella lotta contro un progetto inaccettabile, gravemente lesivo del
diritto della comunità di autodeterminare i modelli di sviluppo e di utilizzo
del territorio.
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’
BRINDISI
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