La recente ipotesi di una nuova governance delle Autorità Portuali Italiane che prevederebbe , in Puglia , un’unica Autorità per i tre porti maggiori, se ben strutturata e organizzata potrebbe risultare per il Porto di Brindisi una opportunità e non una minaccia.
La politica e le istituzioni centrali in questo percorso dovrebbero, a nostro avviso, pretendere per il Porto un ruolo di autorevolezza nella creazione di questa nuova forma di gestione che riconosca a Brindisi l’importanza strategica che storicamente vanta.
Le categorie degli operatori del porto rappresentate dagli scriventi sono, come sempre è stato, a disposizione dell’Authority e di tutte le forze politiche per studiare la migliore strategia affinchè il nostro porto non venga “fagocitato” dal meccanismo di una mera annessione ad una Authority esistente, ma perchè possa svolgere un ruolo di guida di un nuovo modello di gestione e di sviluppo.
Riteniamo che le polemiche sollevate durante il convegno organizzato dall’Autorità Portuale qualche giorno fa, siano in questa delicata fase, il vero auto-goal perchè elemento negativo per la crescita e per un confronto costruttivo su tematiche che dovranno essere condivise.
I sottoscritti in sede di Comitato Portuale hanno presentato da tempo un documento, a firma congiunta, recante una serie di proposte fattive per interventi strutturali urgenti tali da rendere il nostro porto ancora più competitivo. Proposte ribadite dalla categoria in sede di convegno. In alternativa a progetti faraonici, irrealizzabili, costosi e addirittura dannosi abbiamo proposto opere legate a principi di buon senso e a logiche di mercato.
Le scelte che verranno adottate dal governo non determineranno solo le sorti della portualità ma il futuro della città intera.
Riteniamo, per quanto detto, che si possa legittimamente chiedere alla politica uno sforzo pari a quello profuso dagli imprenditori.
I componenti del Comitato portuale:
Adriano Guadalupi rappresentante Fedespedi (spedizionieri)
Teodoro Titi rappresentante Raccomar (agenti marittimi)
Bene fanno gli autori a parlare di Autorevolezza prima che Autorità: questo darebbe un riconoscimento naturale “dell’importanza strategica che storicamente vanta”. Giustamente bisogna “pretenderlo”. Con determinazione e chiarezza: Titi e Guadalupi sicuramente la hanno, perché conosco in modo diretto la materia, vivendola da tanto tempo. Vanno ascoltati perché sono una risorsa: con loro è possibile confrontarsi anche su visioni eventualmente differenti. Sono interessato a studiare il loro documento presentato in Comitato Portuale. Forza, non bisogna demordere!
Cordiali Saluti