Il 25 Maggio prossimo un appuntamento fondamentale attende i quattrocento milioni di elettori europei! Le lezioni 2014 rappresentano senza tema di smentita lo snodo fondamentale e certamente finale della fase di costruzioni dell’Europa unità, visione profetica di tanti uomini, tra i quali ci piace ricordare Giorgio La Pira e Alcide De Gasperi, amici e sostenitori di Azione Cattolica.
Siamo, infatti, al passaggio stretto di scelte politiche non più rinviabili e che devono essere definitive rispetto a scelte come una comune politica estera, una comune politica sociale, una comune politica occupazionale, comune non a parola con i fatti, con reali cessioni di potere da parte dei singoli stati.
Altrimenti, senza queste scelte vere, allora vincerà l’euro scetticismo, vinceranno gli egoismi e i localismi, vincerà la paura di guardare all’altro come a un’opportunità e non come a una minaccia. In sostanza vinceranno chi vuole cancellare la stessa idea di Europa, magari cogliendo quei fremiti di nazionalismo e di sciovinismo che pur sembrano riapparire in talune aree del continente, anche attraverso un revanscismo imperialista, con il riproporsi di scenari da guerra fredda e da contrapposizione tra blocchi. Abbiamo, a proposito della crisi in Ucraina, sentito nuovamente espressioni da anni ’50 del tipo ” superpotenze” o “guerre mondiali”. Solo la voce della Chiesa e del Papa Francesco si è elevata forte cono questi rigurgiti di violenza militare e di ricerca dello scontro tra paesi, tra popoli, tra etnie.
Esattamente la negazione dei valori su cui è’ sorta l’idea stessa di Europa unità. Riteniamo, tuttavia, che quanto sta accadendo in queste ore sia in qualche modo il frutto avvelenato del laicismo sfrenato che pare abbia contaminato sia le strutture comunitarie che lo stesso Parlamento Europeo.
L’aver in modo abbastanza palese, reciso le radici proprie dei popoli europei, il comune denominatore cristiano, così fondamentale per conservare la stessa cultura di popolo, frutto di millenni di storia, certo non sempre edificante, ma certamente costruita su percorsi di fede non altalenanti ma chiari e lineari, ha sicuramente contribuito ad allontanare la gente dalla scelta strategica di costruire una comune patria europea.
Pretestuose polemiche, come quella sui simboli della cristianità nei luoghi pubblici; laicizzazione sfrenata di comportamenti in ambito formativo; imposizione di culture basate sulla disgregazione della famiglia naturale, esaltando modelli di relazione che prescindano dalla carretta educazione dei figli; cultura della sostituzione dell’uomo a Dio, attraverso pratiche che di scientifico hanno ben poco; insomma i comportamenti che la burocrazia politico-amministrativa e giudiziaria comunitaria ha messo in campo in questi anni, richiedono ferme posizioni da parte di coloro che si accingono ad assumere responsabilità a livello di Parlamento Europeo, unitamente alla scelta di servire il bene comune, di cancellare privilegi di casta non più sopportabili e insostenibili sul piano etico oltre che economico. Come Azione Cattolica rivolgiamo quindi un forte appello a tutti i candidati, in particolare a quelli territorialmente più vicini, ovviamente di tutti i partiti, affinché in Europa siano rappresentati adeguatamente i valori e le idee dei cattolici e di tutti le donne e gli uomini di buona volontà, i quali non sono più disponibili a fungere da serbatoio elettorale, ma desiderano contare e far contare le proprie idee e i propri valori., nell’ottica di quanto proprio ieri ha dichiarato il Segretario della CEI Mons. Nunzio Galantino
Basta, quindi, con l’egoismo di Stato, basta con la proposizione di scelte non compatibili con la cultura di ciascuno e di tutti, basta con il laicismo e la rincorsa a modelli sociali che esaltano il consumo di tutto, dall’ambiente alla salute, dal lavoro alla dignità, basta al tentativo di costruire una società in cui Dio o non esiste o viene considerato un fatto privato! Dio e’ amore e così deve essere considerato, amore che perdona, amore che stimola, amore che chiede equità e solidarietà tra popoli, tra paesi, tra persone, siano esse credenti che non credenti.
Proprio per questo, come AC di questa Diocesi, siamo impegnati a presenziare il territorio e le coscienze, senza paura o vergogna, facendo nostro quanto tante migliaia di anni fa il Profeta Isaia predicava in Sion ” per amore del mio popolo non tacerò, e per amore di Gerusalemme, non mi darò riposo finché la sua giustizia non spunti come l’aurora e la sua salvezza come una fiaccola ardente”.
Ed è proprio per questo tipo di amore che non taceremo e chiediamo con forza a chi si candida a rappresentare altri, di essere coerente con la scelta di tutela del bene comune, di essere coerente nell’onesta materiale e morale, di essere coerente nell’esempio di vita, di essere coerente con la scelta di fare politica per servire e non per servirsi, dentro e fuori la Chiesa, in Europa come nella amministrazioni locali che si rinnoveranno il 25 maggio prossimo. Chiediamo a soci di Azione Cattolica ed a tutti i cattolici di fare scelte responsabili, in direzione di chi con le azioni quotidiane dimostra di essere coerente con le idee che professa a parole!
COMUNICATO STAMPA AZIONE CATTOLICA DIOCESI DI ORIA
No Comments