Il Sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola (insieme al consigliere regionale Antonio Scianaro), ha incontrato nella mattinata di oggi il direttore generale della Asl di Brindisi, Paola Ciannamea per discutere circa la paventata chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Ostuni. “E’ stato un incontro interlocutorio” spiega Coppola “durante il quale è stato chiarito che la situazione del reparto di ostetricia e ginecologia è critico da diversi mesi non solo dal punto di vista del personale, ma anche delle strutture. La Ciannamea ci ha confermato il blocco dei ricoveri ed il mantenimento in piedi della struttura sino alla dimissione dell’ultima degente del reparto. Nel frattempo oggi pomeriggio si terrà una riunione con l’assessore regionale per le deroghe tra le quali c’era anche la richiesta di una deroga alla chiusura del reparto ostetricia e ginecologia dell’Ospedale di Ostuni.
Tutto questo è motivato dal fatto che il prossimo 23 giugno è previsto un colloquio con un medico che ha chiesto la mobilità ad Ostuni, unità che insieme all’esito finale della visita di idoneità del dr. Pier Luigi Sozzi, che è colui che con nota ha innescato la problematica nella sua interezza, potrebbe consentirci di far sospendere quel provvedimento di chiusura e di andare avanti.
E’ chiaro che se non aumenta il numero del personale medico e paramedico il reparto è destinato a chiudere.
Qualcuno dev’essere chiaro nelle prospettive future e non fare i soliti discorsi politici di convenienza rispetto al momento storico-politico nel quale si parla o del quale si dà conto ai cittadini.
Questa situazione non è soggetta a delle migliorie e, secondo me, l’accanimento terapeutico su qualcosa che non si riesce a risolvere non giova a nessuno”.
“Un momento interlocutorio durante il quale abbiamo discusso dell’opportunità di tenere aperto il reparto di ostetricia con il direttore generale della Asl di Brindisi e del Sindaco di Ostuni”. E’, invece, quello che dichiara il Consigliere regionale Pdl-Fi, Antonio Scianaro, a margine dell’incontro da lui promosso tra il dg dell’Asl di Brindisi ed il sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola, in merito alla chiusura del reparto di Ostetricia di Ostuni.
“Adesso ci rimettiamo alla volontà politica della Gentile”, prosegue. “Da medico, ho una sensibilità particolare a questo tema che deriva da 30 anni di lavoro a servizio di chi soffre e che è in attesa di aiuto. Per quanto riguarda le polemiche di Fabiano Amati, attualmente sospeso dal ruolo di Consigliere regionale, ho poco da dire. Amati sa – o dovrebbe sapere – che un Consigliere ha il dovere istituzionale di intervenire sulle questioni più delicate e di dare il suo contributo. Personalmente, da referente politico del territorio, sono stato sollecitato ad intervenire dal Sindaco di Ostuni e dai Consiglieri Comunali appena eletti, dagli operatori sanitari e cittadini. Il mio intervento, pur non dovendolo spiegare all’ex assessore, rappresenta la normalità nel dialogo tra istituzioni e comunità che si celebra quotidianamente nella buona politica. Tra l’altro, mi piace ricordare che già dal 2002 intervenni con l’ex sindaco di Fasano, Vito Ammirabile, per difendere il diritto all’assistenza sanitaria. Erano i giorni del primo Piano di riordino sanitario e proponemmo un ospedale unico e di eccellenza che servisse un territorio più ampio. Oggi, nelle more della realizzazione del nuovo ospedale, su cui continueremo a vigilare, dobbiamo essere in grado di garantire i livelli essenziali di assistenza, perché è impensabile e inaccettabile che i cittadini siano costretti a fare più di 50 km per curarsi”.
“In quest’ottica – conclude Scianaro – non si può non preservare l’operatività dei reparti esistenti per tutelare la salute dei cittadini, anche tra le maglie strette della legislazione”.
“Il presente e il futuro del reparto di Ostetricia dell’ospedale civile di Ostuni non possono dipendere dalla volontà di un assessore regionale peraltro prossimo al congedo, né tantomeno di una giunta che ha voluto e varato un Piano di riordino ospedaliero per il quale si è dovuta poi confrontare a lungo con il ministero. E’ una verità elementare che nessuno sembra avere il coraggio di ammettere davanti ai cittadini, per l’assunzione di responsabilità che inevitabilmente comporterebbe: per questo ci si continua ad avventurare con le promesse e le ambiguità, che nemmeno l’incontro di stamane tra il direttore generale della Asl di Brindisi e il Sindaco di Ostuni sembrano aver spazzato”.
Il vicepresidente della III Commissione Sanità Maurizio Friolo interviene nuovamente su una questione “che rischia di trasformarsi nell’ennesima presa in giro per una comunità che merita maggiore considerazione. La volontà della maggioranza è stata chiara e inequivocabile, al momento della redazione del Piano, nonostante la ferma opposizione del centrodestra, preoccupato per le possibili conseguenze e gli effetti sul territorio, largamente prevedibili: se quella volontà è nel frattempo cambiata,è allora l’intero Consiglio regionale che deve essere investito della questione, anche per una qualsiasi proroga, e non il singolo assessore. La campagna elettorale è appena finita, ed è troppo presto per anticipare quella per le regionali del prossimo anno: rispettiamo i cittadini allora, non mortifichiamo e non abusiamo ulteriormente della loro intelligenza e della loro pazienza” la sua conclusione.
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