Città di Brindisi: Cattafesta, Lorito, Raho, Ciano (41′ Terraciano), Danucci (70′ Ancora), Danese, Loiodice, Pollidori, Pastore (73′ Romito), Molinari, Oliveira. A disp.: Pizzolato, Zinetti, Pellegrino, Terraciano, Ferrara, De Vito, Romito, Lorusso, Ancora. All. Chiricallo
Grottaglie: Laghezza, Bruno (70′ Buongiorno), Prete, D Roma, Misuraccia, Franco, Galeandro (32′ Facecchia), Portosi (46′ Pisano), Salvi, Faccini, Perlangeli. A disp.: Anastasia, Aurelio, Buongiorno, Vitale, Pisano, Mitrotti, Andriani, Ingenito.
Arbitro: Cavallina di Parma coadiuvato da Pansini di Bari e Dell’Olio di Molfetta.
Reti: 11′, 18′ Molinari, 26′ Perlangeli, 28′ Molinari, 58′, 63′ Faccini
Ammonito: Ciano, Cattafesta, De Roma, Danese, Bruno
Dopo la delusione di Gallipoli, il Brindisi del patron Flora era chiamato ad un pronto riscatto. In palio c’era molto di più di quello che ci si potrebbe attendere dopo appena due giornate di campionato, ossia la fiducia, l’entusiasmo e la credibilità guadagnate in estate.
Chiricallo, a causa di infortuni e delusioni sul piano del gioco, rivoluziona la formazione: dentro gli under Raho e Danese in difesa; spazio a Oliveira e Loiodice a centrocampo ed a Pastore in attacco.
In avvio di gara il 4-4-2 biancazzurro si dimostra un buon assetto di gioco per avere la meglio su un Grottaglie poco palpabile.
Al Brindisi, infatti, bastano 20 minuti per indirizzare la gara sul proprio piatto della bilancia: in entrambe le azioni di rete c’è la firma di Molinari, dapprima con un calcio di punizione che sorprende un Laghezza mal piazzato, il secondo di testa su assist di Pastore.
Sul facile 2-0 il Brindisi pensa di aver chiuso l’incontro ma Perlangeli, in una estermporanea azione offensiva si fa beffe della difesa e supera Cattafesta con un tiro che – per la verità – appare tutt’altro che irresistibile.
Ma il Brindisi di oggi è deciso a farsi valere e Molinari – sempre lui – mette a segno il tris, appena due minuti dopo la rete ospite.
La partita poi si addormenta fino al fischio finale del primo tempo
Nel secondo tempo la gara osserva lo stesso tema tattico: è il Brindisi a tenere in mano il pallino del gioco ed al 4′ va vicino al quarto gol con Molinari, il cui colpo di testa si stampa sul palo.
Al 13′, però, su una delle rare proiezioni offensive degli ospiti Faccini si invola in area di rigore e viene strattonato da Danese: rigore ed ammonizione. Sul dischetto si porta lo stesso Faccini che realizza il 3-2 e riapre il match.
Al 18′ Chiricallo si cautela e mette dentro Romito per Pastore ma subito dopo una distrazione difensiva del Brindisi permette a Faccini di realizzare il 3-3 con un gran diagonale da destra a sinistra.
Subito il pareggio il Brindisi entra in confusione tattica e psicologica. Chiricallo non riesce a calmare i suoi ai quali basterebbe restare tranquilli per avere la meglio su una squadra nettamente inferiore.
A 20′ dalla fine il Brindisi si gioca la carta Ancora (per un deludente Danucci) ma gli effetti non si fanno sentire. Anzi, è il Grottaglie che al 43′ sfiora il colpo grosso tra le urla di delusione ed i fischi di contestazione del pubblico di casa.
Al triplice fischio di chiusura, la contestazione del Fanuzzi si fa sentire. Era una stagione cominciata con ben altri presupposti. Adesso occorre comprendere cosa non stia funzionando. Il Brindisi non sarà la squadra ammazzacampionato ma non potrà accontentarsi di vivacchiare nelle medio-alte posizioni di classifica.
La Curva Sud l’ha detto chiaro e tondo a più riprese: “meritiamo di più”. E visto il pareggio con l’ultima della classe, come dar torto ai tifosi?
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