Le recenti dichiarazioni del Sindaco, che ha giustificato l’annullamento degli eventi Rosati di Sera e dell’iniziativa dedicata al Susumaniello attribuendone la responsabilità ai produttori e a presunte fratture interne al Consorzio di Tutela, avevano già nell’immediato sollevato più di una perplessità.
Ora peró, come prevedibile, le parole del primo cittadino vengono smentite e smontate punto per punto da un comunicato ufficiale delle Cantine dallo stesso chiamate in causa, le quali hanno ricostruito i fatti in maniera dettagliata, restituendo una narrazione diametralmente opposta rispetto a quella istituzionale.
Un fatto su tutti appare particolarmente grave e meritevole di attenzione: la genesi dell’evento Rosati di Sera.
Secondo il Sindaco, l’iniziativa sarebbe nata in seno al Consorzio e poi proposta al Comune.
I produttori, invece, chiariscono che la gestione dell’evento sarebbe stata avocata in via esclusiva dall’Amministrazione Comunale, con una esclusione esplicita del Consorzio dalla fase organizzativa.
Una divergenza sostanziale, che non può essere liquidata con interpretazioni di comodo.
Solo i documenti e le comunicazioni ufficiali potranno fare piena luce sulla verità.
Tuttavia, al di là della disputa sulle versioni, resta il fatto che a fronte della compattezza dimostrata e rivendicata dai produttori, l’unica frattura reale e preoccupante che rischia di concretizzarsi è quella tra l’Amministrazione comunale e le realtà enogastronomiche d’eccellenza del nostro territorio, che da anni rappresentano Brindisi nel mondo con qualità, passione e visione.
Le aziende meritano rispetto, trasparenza e soprattutto sostegno, non accuse e scaricabarile istituzionali.
Se si vuole costruire un futuro serio per la promozione del territorio, il primo passo è quello della responsabilità condivisa, non dello scarico di colpe.
Diego Rachiero
Attiva Brindisi
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