Ora che si è quasi completamente coperto da tante erbacce, che vi hanno trovato facilmente asilo a causa dell’indifferenza della nostra Amministrazione Comunale, il BASTIONE DI PORTA LECCE emerge di fronte alla città per raccontare una storia di dimenticanze antiche, di disinteresse, di mancanza di cura della sua immagine, del suo decoro.
Purtroppo, la mancanza di rispetto verso la nostra storia, è dura a morire in una città in cui nel passato si sono annidate molte responsabilità per la perdita di alcuni luoghi, che gridano ancora il dolore di una città tradita nei suoi affetti più cari.
Comunque la mia non vuole essere una sterile polemica, fine a se stessa. Vuole solo rinnovare la richiesta di un intervento dello scorso mese, rimasta inascoltata, che credo fovrebbe rientrare nelle faccende ordinarie di una Amministrazione, che vuole e sappia amministrare, eliminando quelle situazioni, che ledono il diritto di godere pienamente della possibilità di vivere la propria storia, di vivere in luoghi urbani, che offrano un dignitoso decoro igienico ed estetico, impedendo lo scadimento della qualità dell’immagine e della vivibilità urbana.
Ma anche salvaguardando il patrimonio che la storia ci ha consegnato, salvando il Bastione dallo sgratolamento delle mura provocato dalle radici, sempre più grandi della vegetazione, che si stanno insinuando al suo interno sempre più in profondità.
Io comunque sono deluso e amareggiato da chi tollera queste, e tante altre situazioni analoghe, facendo finta di niente, voltandosi dall’altra parte.
Brindisi e i suoi cittadini meritano di meglio. Ma per conseguirlo tutti insieme dobbiamo avere il coraggio e la capacità di indignarci, per recuperare la forza necessaria a contrastare il peggio, che ci circonda e ci delude ogni giorno di più.
Vincenzo Albano
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