August 24, 2025

Dalle ore 5 di stamani è attiva la torcia RV101C dello stabilimento Versalis di Brindisi a causa del blocco del ciclo frigo propilene K5001 dell’impianto Steam Cracking P1CR.
Alle ore 11.52 dalla direzione dello stabilimento è stato comunicato che è stato individuato e sostituito il componente dell’elettronica di controllo risultato guasto e che la macchina è stata riavviata.
Alle ore 6.00, in ogni caso, appena appresa la notizia, l’Assessore all’Ambiente Antonio Monetti ha chiesto l’intervento del Drone (di proprietà di una ditta convenzionata con il Comune) per l’effettuazione di immediati controlli ambientali.
I dati raccolti sono stati inviati all’Arpa per la validazione.
Dai primi risultati ufficiosi, in ogni caso, risulta che i valori di CO ed SO2 sono nella norma, mentre si registra uno sforamento di NO2. Il valore medio riscontrato, infatti, è di 147,5 ppm, pari a 310 microgrammi su metro cubo, mentre i dati Arpa indicano il valore limite in 200 microgrammi su metro cubo.

 
L’unico reale passo in avanti rispetto al passato – afferma il Sindaco Mimmo Consales – è che finalmente siamo stati tutti avvisati appena si è verificato l’evento e quindi abbiamo potuto attivare i nostri strumenti di controllo. Resta gravissimo. Invece, il fatto che continuano a verificarsi queste sfiammate che non possono essere inquadrate all’interno di eventi normali. Non è un caso, infatti, che anche il direttore generale di Arpa Puglia abbia definito ‘assurdo’ quanto accaduto.
Mi auguro che non si renda necessario assumere decisioni fortemente penalizzanti per lo stabilimento ma certamente giustificate a tutela della salute dei cittadini”.

 

Per Riccardo Rossi (Brindisi Bene Comune) sono “episodi che si ripetono con una tale frequenza che solo gli sprovveduti possono ormai confinare a situazioni di emergenza e non invece a problemi strutturali dell’impianto che va sistematicamente in blocco.

 

Come Brindisi Bene Comune abbiamo presentato nelle scorse settimane un dettagliato esposto alla Procura di Brindisi per denunciare le continue accensioni del periodo Maggio –Luglio ed invitare l’Autorità Giudiziaria ad accertare le responsabilità non solo dell’azienda ma anche di tutte le Autorità Competenti circa l’attivazione di tutte le possibili iniziative che competono loro.

In attesa di avere informazioni su cosa si è bruciato e cosa è stato immesso in atmosfera non possiamo però ignorare un altro aspetto inquietante di questa vicenda“.

Rossi sottolinea che nell’elenco degli enti a cui Versalis ha inviato la comunicazione del blocco del ciclo  manca l’Arpa che, quindinon è quindi stata tempestivamente allertata da Versalis. “Circostanza che viene confermata dal Prof. Assennato, da noi contattato, il quale ci comunica che stamane si sono recati nel petrolchimico perchè avvisati dalla Protezione Civile e non da Versalis. Mentre la comunicazione ufficiale da Versalis ad Arpa arriva verso le 11.”

 

Una circostanza che già era stata segnalata dalla Dott.ssa D’Agnano che nel report relativo all’accensione del 7 ottobre scriveva “ Si coglie l’occasione per far presente che nel corso dell’evento di attivazione della torcia, questa Agenzia non è stata allertata come prevede il protocollo di comunicazione agli Enti, ma si è venuti a conoscenza all’incirca alle 11, successivamente all’evento.”

 

Perché quindi Versalis non avverte tempestivamente l’Arpa e l’Agenzia viene a saperlo solo perché avvisata dalla Protezione Civile? Eppure questa è una precisa prescrizione AIA la 12.5 del piano monitoraggio e controllo.

 

Oggi torniamo quindi a chiedere subito una discussione in consiglio comunale nel quale ribadiremo la necessità di istituire una commissione tecnica di controllo sugli impianti. Le notizie di stampa di questi ultimi giorni sulla possibile cessione ad istituzioni finanziarie di Versalis ci lascia ritenere che gli investimenti necessari per impianti così complessi siano ormai ridotti ai minimi termini e le continue sfiammate ne sono una prova evidente.

 

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