May 25, 2025

Al Consiglio comunale del 22 dicembre ultimo scorso, il Sindaco Babbo Natale ha finalmente regalato, alla comunità di Torchiarolo, le tanto attese Linee programmatiche. Attese, udite udite, da quasi 200 giorni!

 

Il Testo Unico sugli Enti Locali (art. 46) prevede che sia lo Statuto comunale a determinare i tempi massimi per la presentazione al Consiglio comunale di questo importantissimo atto politico del primo cittadino. Ebbene, il nostro Statuto (art. 18) prevede che il tempo massimo sia di 90 giorni, ma il Sindaco ha pensato (male) di utilizzarne più del doppio, fregandosene della legge. Aspetto che poco sarebbe importato a noi (ma doveva importare agli organi preposti al controllo dell’azione amministrativa dell’Esecutivo e del doveroso rispetto nei confronti dell’Assise consiliare, a cominciare dal Segretario e dal Presidente del Consiglio). Poco sarebbe importato se non fosse successo che le tanto attese Linee programmatiche si sono poi rivelate, per una rilevantissima parte (circa 2/3!), solo un triste e vergognoso COPIA-INCOLLA del documento di programmazione stilato dal Sindaco del Comune di Bari Sardo (Provincia dell’Ogliastra).

 

A scuola qualsiasi studente che fosse stato scoperto a copiare sarebbe arrossito dalla vergogna. Invece, tragicomico è stato il solito arrampicarsi sugli specchi del Sindaco-copione che, come suo solito, piuttosto che rifugiarsi in una più dignitosa ammissione di colpa (grave), ha sfoderato l’atteggiamento arrogante e baldanzoso, che tuttavia usa solo nei momenti di difficoltà, quando l’immagine di politico sereno, riflessivo e soprattutto cristiano, cede il passo alla verità della sua indole.

 

In ciò accompagnato, purtroppo, dal “suo” Segretario comunale, che continua a comportarsi, sempre di più, da giocatore più che da arbitro. Chiediamo: significa questo “lavorare in rete”? Collegarsi ai siti di altri Comuni per attingerne idee, obiettivi e programmi? E’ in questo modo che il nostro Sindaco intende restituire credibilità ed autorevolezza al nostro Comune? Si può giocare in questo modo con i cittadini e con le norme previste dal Testo Unico e dallo Statuto comunale?

 

Crediamo non sia possibile giustificare questa squallida figuraccia invocando improbabili analogie di problemi, esigenze e bisogni tra Comuni così diversi e distanti, non solo geograficamente.

 

Non è ammissibile che un primo cittadino, peraltro presente nel Consiglio comunale del suo paese da 40 anni e già Sindaco del suo Comune per 10 anni, dimostri di conoscere il suo territorio così poco da aver bisogno di scopiazzare il suo temino, la cui gestazione e il cui parto è stato pure tanto lungo e difficile.

 

Né possiamo accettare, infine, che il Segretario comunale e il Presidente del Consiglio abbiano permesso, ciascuno per le rispettive competenze, questa grave offesa all’intera comunità torchiarolese.

Ironicamente abbiamo suggerito al Sindaco-copione di attivarsi subito per un gemellaggio col Comune di Bari Sardo, vista la dichiarata comunanza di esigenze e prospettive.

 

 

In buona sostanza l’apporto reale che il Sindaco Serinelli ha dato al “suo” documento programmatico riguarda esclusivamente la parte che non attiene al programma, che non guarda al futuro, che non concretizza idee… ma fotografa (in modo parziale e per certi versi scorretto e diffamatorio) la situazione asseritamente ereditata dalla precedente amministrazione, tentando di far passare come una analisi obiettiva dello status quo quello che altro non è se non l’eterno processo (con annessi giudizi e condanne) agli avversari politici di sempre, che hanno l’unica colpa di essere ossessionatamente al centro dei pensieri del primo cittadino.

 

Non essendoci alcun limite al peggio, le tanto attese linee programmatiche non sono state rese oggetto di discussione e confronto politico in Consiglio Comunale, dove l’imbarazzo della maggioranza è stato superato togliendo la parola alla minoranza.

 

Ora ci chiediamo: questo sarebbe il rinnovamento promesso?

Questo intendeva prefigurare quando ha chiamato il suo gruppo politico “Rinnoviamo Torchiarolo”?

A lui che dice sempre di amare la Verità ci permettiamo di suggerire un nome più adatto: RICOPIAMO Torchiarolo!

Con l’augurio più sincero che il 2016 porti ai nuovi amministratori tutto ciò di cui necessitano per iniziare a governare dignitosamente la nostra

con voi

 

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