May 6, 2025

Nonostante il nostro accorato appello al gruppo dirigente Nazionale, Regionale e Provinciale del Partito Democratico, il consiglio comunale di Brindisi conclusosi mercoledì 29 luglio con l’approvazione del bilancio preventivo ha sancito, astenendosi da un voto favorevole, oltre che all’approvazione del bilancio la spaccatura, a quanto pare insanabile, dell’attuale segretario cittadino del PD con il sindaco, la sua giunta e lo stesso gruppo consigliare, e nonostante l’ appello dello stesso sindaco, trattandosi dell’elemento qualificante di tutta una gestione del governo della città, Antonio Elefante non ha ritenuto di cambiare la sua decisione.
Fatto ampiamente prevedibile dopo la burrascosa conclusione dell’ultimo direttivo cittadino nel quale era stato di fatto sfiduciato sia dalle numerosissime assenze sia dai pochi presenti, e che aveva scatenato le ire del segretario e del piccolo nucleo dei suoi sostenitori. Fa specie però che gli ultimi direttivi non furono convocati per discutere del bilancio dell’amministrazione comunale, piuttosto che delle convenzioni enel o delle sfiammate dell’eni, ma di quisquilie tipo il piano della sosta o la cooptazione di nuovi membri nel direttivo.
Non quindi un tentativo serio di riportare nell’ambito del partito di maggioranza relativa le scottanti problematiche della città, ma l’ennesima vuota rappresentazione di un gruppo dirigente ormai delegittimato che lancia strani segnali a destra e a manca.
Ovviamente Antonio Elefante non è la causa di tutto questo, ma sicuramente l’effetto di un partito avvinghiato a logiche spartitorie e di potere che francamente non interessa agli iscritti e meno che mai alla popolazione.
L’opportunità che possa realizzarsi un nuovo accordo di programma per Brindisi, sostenuta dal Sen. Tomaselli, è un occasione che la città non può permettersi di perdere. Cosi come la conclusione dei progetti già avviati, dal PUG, alle convenzioni con le società energetiche del nostro territorio. Per non parlare della gestione del porto e delle altre tante emergenze.
Occorre traghettare in tempi brevi il Pd fuori da queste secche ridando al più presto la parola agli iscritti attraverso una stagione congressuale che riporti le idee ed i progetti al centro del dibattito e non le convenienze personali di questo o quel dirigente. Chiediamo pertanto ancora una volta agli organi statutari del Pd di voler prendere atto della insostenibilità della situazione che si è venuta a creare e di agire di conseguenza al fine di riportare la Politica, quella con la P maiuscola al centro del dibattito cittadino. E’ impensabile ed improponibile che chi fino a qualche mese fa è stato di supporto a quasi tutte le scelte importanti del partito e della amministrazione, improvvisamente inizi una personalissima battaglia contro tutto e tutti. Sicuramente scelta opinabile e personale, ma non può essere la scelta di un segretario cittadino senza alcun mandato e credibilità ai minimi termini. Non si può consentire a nessuno di telecomandare dalla poltroncina di casa sua o dalla spiaggina del lido le sorti della città di Brindisi. Ancora una volta vi chiediamo di fare presto.
ALESSANDRO ANTONINO – DIRIGENTE PARTITO DEMOCRATICO BRINDISI

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