September 19, 2025

Parziali: 11-18, 30-30, 48-51, 67-67
Enel Brindisi: Pullen 16, Harper, James 9, Bulleri 5, Cournooh, Protopapa, Denmon 13, Morciano, Zerini, Turner 13, Mays 19, Eric 2. Coach Bucchi
Vitasnella Cantù: Johnson Odom 19, Feldeine 11, Awudu 5, Bloise, Laganà, Maspero, Jones 7, Shermadini 2, Buva 19, Gentile, Williams 6. Coach Sacripanti
Arbitri: Martolini, Rossi, Rinaudo

 

Brindisi batte Cantù al termine di una gara durissima ed equilibrata. A decidere un canestro di Elston Turner proprio sulla sirena del primo tempo supplementare.

Non poteva che finire cosi un match in cui nessuna delle due compagini è riuscita a prevalere sull’altra. E chiunque avesse vinto non avrebbe rubato nulla.

Cantù si è dimostrato un gruppo che ha tutte le carte in regola per aspirare ai playoff ed oggi ha reso dura la vita ad un’Enel Brindisi che ha sofferto le polveri bagnate di buona parte dei suoi frombolieri. Non ingannino i 16 punti di Pullen o i 13 di Denmon. Certo, sono loro gli autori dei canestri che – assieme a  quello finale di Turner – sono risultati vitali per la conquista dei due punti, ma sia Denmon che Pullen hanno latitato nella prima parte della gara, subendo oltremodo l’arcigna gabbia ordita da Sacripanti.

Adesso Brindisi, quasi certa di aver incassato la fiche playoff, andrà a Varese. L’obiettivo, da oggi in avanti, non sarà soltanto di fare quanti più punti possibile per migliorare la posizione, ma anche – e soprattutto – trovare forma, giochi e sostanza per poter fare la voce grossa nella parte decisiva della stagione.

 

La gara

Brindisi parte con Pullen, Denmon, Turner, James e Mays; Cantù, invece, schiera Johnson Odom, Feldeine, Jones, Shermadini e Buva.

Avvio contratto con le due squadre che difendono subito duro. Brindisi parte meglio (5-2) poi Cantù, approfittando dell’imprecisione al tiro dei padroni di casa, assesta un parziale 8-0 (10-5) e Brindisi è costretta ad inseguire.
L’Enel soffre in difesa la fisicità di Shermadini e Buva e la velocità di Jones e Johnson Odom, ed in attacco fa  segnare percentuali bassissime (al termine del primo quarto è 4/11 da due e 1/7 da tre).
Sul 9-15, Bucchi manda in campo Eric (per Mays, 2 falli) e Cournooh (per Turner). Subito dopo è la volta di Bulleri per Pullen, ma l’unico effetto positivo è una maggiore intensità difensiva. Il primo quarto termina 11-18.

 

Al rientro in campo ancora difficoltà per i biancazzurri. Brindisi non va a canestro per quasi tre minuti e Cantù allunga a +11 (22-11). Bulleri e Mays suonano la carica della riscossa ma Cantù regge bene grazie ad un evidente dominio sotto le plance. L’Enel non perde la calma e, scossa dalla vivacità offensiva e difensiva di Demonte Harper, riesce a ridurre sensibilmente lo svantaggio (23-26a 4’30”). Sacripanti chiama time-out ma l’inerzia della gara è pienamente nelle mani di Brindisi che rode tutto il divario e passa in vantaggio a 2’20” dal riposo (27-26). Il buon periodo dei  padroni di casa viene placato dalla terza infrazione comminata a Mays e così Cantù può tirare un sospiro di sollievo ed andare negli spogliatoi sul 30-30.

 

Tutto il terzo periodo è caratterizzato da grande equilibrio. In avvio Brindisi ha qualche difficoltà a contrastare le azioni offensive dei lombardi (4 falli di squadra in tre minuti), poi trova ancora in Harper il grimaldello per dare maggiore consistenza ed equilibrio alla squadra.  E ne beneficia anche Pullen – impalpabile nella prima metà gara. L’equilibrio è tale che sia Brindisi che Cantù non vanno mai oltre quattro lunghezze di vantaggio ed il 48-51 con cui parte l’ultimo periodo la dice lunga su un match duro, giocato punto a punto.

 

Nella prima fase del quarto tempo, Brindisi dimostra grande determinazione e voglia di vincere. Sono di Turner e Mays i punti che riportano Brindisi in vantaggio (54-53). Cantù, però, è tutt’altro che doma e grazie ai canestri di Johnson-Odom e Buva torna a condurre il match (56-60 a metà periodo).

Brindisi passa a zona 3-2 e per qualche azione riesce a contenere gli avversari ma in attacco è solo Mays a saper creare notevoli problemi alla difesa canturina (59-60). Quando non hanno successo i giochi offensivi per il n. 40 sono dolori per Brindisi e così i lombardi con i canestri di Buva e Johnson-Odom riescono ad andare a +6 (59-65).

L’ultima parte del tempo si vive con il cuore in gola e va raccontata palla su palla: Pullen rianima Brindisi con una bomba (62-65) ma Buva continua a far male (62-67). Ancora Pullen assume la responsabilità offensiva, guadagna un fallo e realizza i due liberi (64-67). Poi Johnson-Odom sbaglia la bomba della vittoria e Bucchi chiama time-out. A 24′ dal termine è Denmon a mettere a segno la bomba del pareggio.  Ultimo tiro per . Johnson-Odom che prende il ferro e decreta il supplementare.

Nell’overtime è Denmon – galvanizzato dalla tripla salva-match – a prendere per mano Brindisi e lanciarla subito a +3 (71-68 a 3’30”). Cantù reagisce con quattro punti consecutivi di Williams (71-72 a 2’30”) che a 1’53” deve lasciare il campo per 5 falli (bravo nell’occasione Pullen a puntarlo e guadagnare fallo e due tiri liberi; peccato che ne realizzi soltanto uno).

Subito dopo è James ad uscire per raggiunto limite di falli, con Buva che fa 1/2 dalla lunetta (74-73). Pullen. da sotto, prima realizza il 74-73, poi spreca palla del +3. Quando Buva commette fallo in attacco a 30” dal termine, Brindisi ha in mano il match ma Pullen sbaglia da tre consentendo un rapido contropiede canturino ben finalizzato da Johnson-Odom con il canestro del 74-75 a 8” da termine.

Partita persa? manco a dirlo. Palla a Turner che punta l’avversario e lascia partire un tiro a fil di sirena che fa ciaf facendo scattare in piedi ed urlare dalla gioia tutto il pubblico del PalaPentassuglia.

 
Angela Gatti
Pubblicato il: 22 Mar, 2015 @ 22:59

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