June 26, 2025

agenda brindisi brindisi corfu 2016Calato il sipario sulla Brindisi Offshore Racing 2016 e a poco più di un mese dalla partenza della Brindisi-Corfù, queste due kermesse costituiscono due indizi che forniscono una prova schiacciante: il lungomare Regina Margherita rappresenta il salotto buono estivo della città e qualsiasi manifestazione ben organizzata rappresenta una opportunità di crescita per Brindisi.
Se la regata internazionale Brindisi-Corfù è ormai un appuntamento fisso, giunto alla sua trentunesima edizione, un evento atteso per un anno, che ormai vede la partecipazione di oltre 100 equipaggi e dell’intera città, anche in questa quarta edizione ha riscosso un grosso successo il Brindisi Offshore Racing 2016, manifestazione che ha visto le novità rappresentate dall’hydrofly e delle imbarcazioni offshore.
DSC_3461L’hydrofly, è stata una piacevole sorpresa per le migliaia di brindisini, e non, che si sono riversati sul lungomare. L’attività consiste nell’utilizzo primario di una moto d’acqua in combinazione con un apparato jet costituito dal un supporto, due ugelli idrogetto e scarpe wakeboard collegati alla moto d’acqua tramite un tubo.

Grazie a questo collegamento la motod’acqua è in grado di fornire la pressione necessaria al sostenimento idrodinamico dei rider che hanno dato vita a spettacolari evoluzioni e acrobazie.

 
Ma la vera scommessa vinta dagli organizzatori è stata quella di aver portato nel porto interno di Brindisi i bolidi del mare, imbarcazioni che riescono a raggiungere prestazioni e velocità elevate e che, per definizione, ovvero “off shore”, solitamente gareggiano in mare aperto.

Invece, grazie alla caparbietà degli organizzatori dell’evento, di Giuseppe Danese, presidente del Circolo Nautico Porta d’Oriente (e di tutto il suo staff qualificato), e dei tecnici del Comune e dell’Autorità Portuale di Brindisi, è stato possibile convincere prima la Federazione italiana e di conseguenza quella mondiale per consentire lo svolgimento della manifestazione.
DSC_3491Un’organizzazione perfetta che ha fatto passare in secondo piano quello che in realtà non è stato: rispetto agli anni scorsi, in questa occasione il porto di Brindisi non ha rappresentato la tappa del campionato mondiale di F2.

 

Nessuno si è accorto di questo, e questo particolare mette in evidenza due aspetti fondamentali: da un lato la competenza e la bravura dell’organizzazione che è stata comunque in grado di offrire uno spettacolo incredibile e dagli elevati contenuti tecnici; dall’altro la grande voglia dei brindisini, e dei tanti avventori, di partecipare a simili eventi.

 

E non è un caso che, ancora una volta, la location che ha richiamato migliaia di persone è stata ancora una volta il lungomare Regina Margherita. Ovvero quello che oggi rappresenta il salotto buono estivo della città ed un volano  di sviluppo per la città.
DSC_3455A sostegno di ciò ci sono i numeri che gli organizzatori hanno illustrato nel corso di una conferenza stampa di chiusura dell’evento.

In particolare sul sito web e sui social network che si è portata a casa la vittoria. Dal 7 al 17 luglio 2016, le visite al sito web ufficiale sono state più di 3.000.

 

La maggior parte dei visitatori è stata di origine italiana, ma cifre cospicue sono costituite anche da visitatori stranieri: Francia, Regno Unito, Finlandia, Svezia, Norvegia, Stati Uniti, Ungheria, Spagna e Germania su tutti. Ciò significa che in vista della prossima edizione si potrebbe lavorare di concerto con un tour operator per permettere ai tanti appassionati in giro per l’Europa di acquistare un pacchetto vacanza che possa portarli a Brindisi in quei giorni. Ovvero un’occasione per sviluppare ulteriormente il turismo e l’economia.
Questi dati dovrebbero far riflettere gli amministratori di questa città, partendo dalla consapevolezza che il lungomare Regina Margherita e il suo porto rappresentano ormai per Brindisi un potenziale tale che non si può più ignorare. Non solo luogo di ritrovo o metà delle passeggiate serali, il salotto buono della città meriterebbe di più. E lo sport, sia esso una regata o una gara di motonautica, rappresenta senza dubbio un mezzo di traino per la crescita di una città che avverte il bisogno di eventi di livello. Specialmente se si considera che i big della musica ormai da anni non fanno tappa a Brindisi (sono lontani i tempi dei grandi concerti a piazzale Lenio Flacco).

 

Pierpaolo Piliego

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