Il Brindisi interrompe la serie positiva con una sconfitta a Taranto.
Un 2-1 che ci sta tutto dal momento che i rossoblù di casa si sono dimostrati più pimpanti e concentrati ed hanno tenuto in mano il pallino dell’incontro.
I biancazzurri, sostenuti da circa 500 tifosi, hanno subito l’intraprendenza dei padroni di casa e, tranne l’azione del gol ed un calcio di punizione da 35 metri di Molinari, non hanno mai tirato verso la porta difesa da Mirarco.
Eppure gli ospiti erano riusciti a passare in vantaggio con la rete di Varsi propiziata da una ottima incursione sulla fascia di Ancora.
Poteva essere la mazzata per il Taranto che fino a quel momento aveva dominato il match, insediandosi nella metà campo ospite e sfiorando la rete con Gabrielloni.
I padroni di casa, però, hanno trovato subito la rete del pareggio, grazie ad un calcio di rigore di Genchi propiziato da un fallo di mani di Pollidori in piena area di rigore.
La squadra di Battistina ha continuato a premere mentre il Brindisi non si è mai reso periocoso anche perché gli avversari hanno preso in mano il centrocampo ed hanno annullato un Molinari che anche oggi ha sentito troppo il peso di una gara che per lui ha un valore molto particolare.
Il pressing a tuttocampo dei beniamini dello Jacovone ha surclassato il Brindisi ma si è dimostrato abbastanza sterile in avanti. L’unica occasione buona, infatti, è capitata sui piedi di Gaeta che al 36′ ha colpito il palo.
Nel secondo tempo, la differenza sul verde di gioco è stata ancora più visibile, con il Brindisi in netta difficoltà davanti ad una squadra che non ha lasciato alcun spazio alla manova di Danucci e compagni. Come se non bastasse, diversi calciatori biancazzurri si sono intestarditi in soluzioni personali che non hanno mai avuto successo. Anche perchè la caratura degli atleti del Taranto è sicuramente più alta della media del girone e, pertanto, le giocate che in altre partite avevano avuto successo, oggi si sono infrante sui piedi dei calciatori in maglia bianca.
Per tutta la ripresa la pressione tarantina è stata asfissiante mentre il Brindisi non ha saputo variare una manovra apparsa spesso lenta e prevedibile.
Il Taranto sfiora il gol al 14′, quando un’uscita harakiri di Pizzolato, lascia aperta la porta a Gabrielloni, ma Ferrara è bravo a respingere il tiro a botta sicura.
Al 27′, invece, arriva il gol. Ma è un’azione in cui il Brindisi deve battersi la mano sul petto: In contropiede tre contro tre, Esposito – invece di avanzare sulla fascia, torna indietro e cede la palla al tarantino Marsili che serve in velocità Genchi. Il n.9 si invola da solo verso Pizzolato e lo trafigge con un secco tiro di destro.
Il Taranto è in tripudio. Il Brindisi perde la testa e Ciano ne fa le spese protestando e facendosi cacciare anzitempo.
Per il Taranto, in vantaggio e con l’uomo in più, il resto della partita è un gioco da ragazzi.
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