August 24, 2025

FRANCESCO-CANNALIRELa Legge di Stabilità 2015, adottata definitivamente dalla Camera dei Deputati il 23 dicembre u.s., ha indicato tra le priorità del Paese, la necessità di attuare ogni possibile azione tesa alla riqualificazione sociale e culturale delle aree degradate dei contesti urbani, stanziando, a tal fine, circa 200 milioni di euro.
In particolare con il comma 431, modificato dal D.L. n. 78 del 19 giugno 2015, e il comma 432 dell’articolo 1 della legge per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, i comuni possono provvedere ad elaborare progetti integrati che abbiano come obiettivo interventi per la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, uniti al miglioramento della qualità del decoro urbano nonché del tessuto sociale e ambientale anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia in riferimento, principalmente, allo sviluppo dei servizi sociali ed educativi, alla promozione delle attività culturali, didattiche e sportive.
Diviene fondamentale, quindi, che gli uffici programmazione, urbanistica e servizi sociali dell’amministrazione comunale di Brindisi, congiuntamente, si attivino senza indugio affinché, entro la scadenza del bando, fissata dal D.L. 78/2015 il 30 novembre 2015, elaborino un progetto compatibile con i requisiti richiesti dal bando per la predisposizione del piano nazionale di riqualificazione urbana e sociale.
La bozza di avviso adottato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, prevede dei requisiti stringenti, ma chiaramente alla portata delle esigenze del Comune di Brindisi: l’art. 3 del bando, infatti, elenca una serie di azioni a scopo esemplificativo che ogni comune può approntare, come interventi finalizzati alla riqualificazione dei beni pubblici o beni privati che assolvono ad un interesse pubblico (lett. A) ovvero interventi volti al miglioramento delle aree destinate al verde (lett. C)
braico2Diverse sono le zone della città che andrebbero rigenerate o riqualificate, ma il recupero delle strutture e dell’area verde del parco Cesare Braico, tra questi spazi, riveste a mio avviso, carattere prioritario atteso che, diversamente da altri potenziali obiettivi, integrerebbe differenti requisiti richiesti dal bando.
L’area opportunamente recuperata, rappresenterebbe un’importante cerniera urbanistica e sociale tra i quartieri Santa Chiara e Cappuccini, riqualificando conseguentemente una porzione di città che equivarrebbe ad bel biglietto da visita per chi arriva o si accinge a raggiungere le province limitrofe.
Non trascurabile è il fatto che all’interno del parco esistono delle strutture fatiscenti, oggetto in passato di diverse denunce, che potrebbero essere recuperate mediante una profonda ristrutturazione edilizia e destinate a finalità socio-assistenziali (per esempio pet terapy), e di servizi per i quartieri interessati, favorendo un effetto moltiplicatore con investimenti dei privati nelle aree limitrofe.
Allo scopo, in qualità di consigliere comunale componente della commissione consiliare consultiva per la programmazione economica, ho provveduto a presentare a tutti i commissari detta proposta, in modo tale da poter attivare nel breve periodo tutte le opportune iniziative per l’ambizioso obiettivo.

 

Francesco Cannalire – Iniziativa Democratica
 

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