Il Sindacato Cobas organizza un sit-in dei lavoratori della ditta Nubile a Brindisi per Lunedì 31 Agosto a partire dalle ore 10,30 a Brindisi sotto Palazzo Nervegna, in coincidenza della riunione dell’Oga prevista per le 12,00 che ha all’ordine del giorno l’approvazione dell’accordo transattivo con la stessa ditta Nubile.
I lavoratori della ditta Nubile continuano a protestare per i 4 lavoratori lasciati a casa e i mancati pagamenti di luglio , la quattordicesima, e la scadenza vicina del mese di Agosto.
La testardaggine della ditta Nubile la si misura dal fatto che con una mole di lavoro a dir poco enorme ha continuato a dire no al ritorno in servizio dei 4 lavoratori lasciati a casa.
La ditta Nubile racconta addirittura a qualche emittente che gli stipendi sono a posto e che la colpa di tutto sono le contestazioni nate in questi mesi.
Tutto questo mentre i lavoratori chiedono all’Oga di essere pagati direttamente ,così come le leggi prevedono in caso di grave inadempienza contrattuale da parte della ditta .
Il tutto approvato dai tecnici dell’Oga che hanno prontamente avvisato la ditta Nubile della richiesta, con informazione per conoscenza a partire dalla Prefettura .
Parla che l’accumulo negli impianti di materiale da trattare è dovuto al conferimento ulteriore di umido di alcuni comuni in gravi difficoltà .
Tutto questo non ci sembra vero.
L’accumulo di materiale lo si evince anche da foto uscite dall’impianto mesi fa e che testimoniano il contrario.
Le nostre denunce sulla sicurezza risalgono ai mesi scorsi quando i lavoratori ci hanno chiesto l’intervento sindacale.
Quello che non capiamo è l’ atteggiamento dell’Oga di estrema prudenza nei confronti della ditta Nubile , che a volte sembra nascondere tratti alquanto misteriosi.
E’ come se la paura di perdere l’operatività dell’impianto porti a chiudere non un occhio ma tutti e due di fronte alle gravi inadempienze di gestione dell’impianto da parte della ditta Nubile.
Alle nostre richieste di ritorno al lavoro dei 4 operai l’Oga ci ha risposto che solo dopo la chiusura dell’accordo transattivo poteva trovare soluzione il problema occupazionale.
Secondo noi invece si deve partire dal rispetto delle regole che l’ente appaltante deve “imporre” alla ditta appaltatrice.
Per questo saremo di nuovo in piazza a protestare e a chiudere giustizia sociale , quella che troppo spesso chi dovrebbe difendere i cittadini dimentica .
Il tutto a favore di chi ha il coltello dalla parte del manico e lo usa sapendo di rimanere impunito.
Per il Cobas Roberto Aprile
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