May 25, 2025

In mattinata è stata depositata presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Brindisi una informativa con indicazione delle imprese e dei tecnici che hanno eseguito i lavori presso la scuola elementare “Pessina” di Ostuni.

 

Avrà quindi strascichi giudiziari – e non poteva essere altrimenti – la caduta di grossi pezzi d’intonaco staccatisi dal soffitto di un’aula che ha provocato il ferimento di due alunni ed una insegnante.

 

La Procura della Repubblica di Brindisi è chiamata a valutare l’esistenza dei presupposti per avviare l’azione penale nei confronti dei responsabili dei lavori.
Nel frattempo l’intero immobile è stato sequestrato, così come sono stati acquisiti alle indagini i pezzi d’intonaco distaccati dal soffitto e la documentazione inerente i lavori eseguiti.
Ieri gli agenti del Commissariato di Ostuni avevano provveduto a cinturare ed isolare l’intero corridoio in cui insiste l’aula mentre la Polizia Scientifica ha eseguito rilievi tecnici.
Ovviamente sono state anche acquisite le informazioni dalle persone in grado di riferire elementi utili per le indagini.

 

A destare sconcerto è soprattutto la circostanza che l’immobile era stato interessato da importanti opere di ristrutturazione protrattesi per circa cinque anni ed era stato riconsegnato al Comune appena il 12 gennaio scorso.

 

Secondo alcune indiscrezioni sotto la lente di ingrandimento della Procura, in persona del pm Pierpaolo Montinaro, vi sarebbero i comportamenti di almeno cinque persone: il capo Ufficio tecnico del Comune di Ostuni, il direttore lavori, i titolari delle due ditte che hanno eseguito i lavori (Palmiro Brocca e Messapica Costruzioni) ed il collaudatore delle opere.

 

Intanto ad Ostuni è giunto Davide Faraone, sottosegretario del Miur con delega all’edilizia scolastica “per essere vicini alla comunità scolastica e per prendere impegno come Miur. Individuare i responsabili di questa vergogna” (come egli stesso ha scritto su Twitter).
Per l’esponente PD esistono “responsabilità oggettive” ed “i responsabili una volta individuati vanno puniti e mandati a casa”
Faraone si è detto “contento che le forze dell’ordine e la procura abbiano avviato indagini” ed ha asserito che “anche il Miur sta facendo la sua indagine”

 

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