August 13, 2025

“Il Faro sull’isola di Sant’Andrea è uno dei pochi esempi superstiti con castelletto. L’Autorità portuale aveva inserito l’intervento di smontaggio e di recupero del bene con propri fondi, nell’ambito del proprio Piano triennale. Allo scopo sono state convocate apposite conferenze di servizi nelle quali l’Autorità portuale ha confermato questa volontà e l’Amministrazione comunale, anche con note successive, ha espresso il parere che si dovesse necessariamente procedere con il recupero integrale del bene. In quella conferenza di servizi (in data 26.03.2015), invece, la competente Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio non era presente ed ha, comunque, successivamente, accettato la soluzione dello smontaggio con conseguente distruzione del castelletto per motivi di sicurezza. Questa è una assurdità che va fermata subito e per questo abbiamo interrogato il Sindaco per sollecitare l’intervento”.

 

E’ la dichiarazione di Mauro D’Attis, capogruppo di Forza Italia di Brindisi con la quale annuncia di aver depositato una interrogazione urgente sul caso del Faro dell’Isola di Sant’Andrea.

 

“L’intervento – è scritto nella interrogazione – è rimasto nelle competenze del Provveditorato OO.PP, dipendendo da Marifari e l’Autorità Portuale ha dirottato quei fondi previsti per il recupero del Faro sull’isola delle Pedagne. E’ rimasta ferma la volontà di tutela sia della Autorità che del Comune (sino a prova del contrario). Il faro è stato inserito in una pubblicazione della Università di Bologna ed è stato oggetto di un intervento da parte dell’Unesco, oltre che dell’Ordine degli Architetti della provincia di Brindisi. Abbiamo chiesto al Sindaco di Brindisi se intende intervenire immediatamente presso il Provveditorato OO.PP. e presso la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio affinché si sospenda l’appalto e si modifichi la destinazione del bene oggetto dello smontaggio, tutelandone l’esistenza e la sua valorizzazione”.

 

COMUNICATO STAMPA DEL GRUPPO CONSILIARE DI FORZA ITALIA DI BRINDISI

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TESTO DELLA INTERROGAZIONE

Al Signor Sindaco

e, p.c. Al Sig. Presidente del C.C.

Sede

Oggetto: Faro sull’isola di Sant’Andrea – Interrogazione urgente

I sottoscritti consiglieri comunali di Forza Italia,

Premesso

• che il Faro sull’isola di Sant’Andrea è uno dei pochi esempi superstiti con castelletto;

• che l’Autorità portuale aveva inserito l’intervento di smontaggio e di recupero del bene con propri fondi, nell’ambito del proprio Piano triennale;

• che allo scopo sono state convocate apposite conferenze di servizi nelle quali l’Autorità ha confermato questa volontà e l’Amministrazione comunale, anche con note successive, ha espresso il parere che si dovesse necessariamente procedere con il recupero integrale del bene;

Considerato

• che in quella conferenza di servizi (in data 26.03.2015) la competente Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio non era presente ed ha, comunque, successivamente, accettato la soluzione dello smontaggio con conseguente distruzione del castelletto per motivi di sicurezza;

• che l’intervento, quindi, è rimasto nelle competenze del Provveditorato OO.PP, dipendendo da Marifari e l’Autorità Portuale ha dirottato quei fondi previsti per il recupero del Faro sull’isola delle Pedagne;

Ritenuto

• che sono rimaste ferme le volontà di tutela sia della Autorità portuale sia del Comune (fino a prova del contrario);

• che è intollerabile permettere lo smontaggio e la distruzione del Faro sull’isola di Sant’Andrea che è stato già inserito in una pubblicazione della Università di Bologna ed è stato oggetto di un intervento da parte dell’Unesco, oltre che dell’Ordine degli Architetti della provincia di Brindisi;

Interrogano

il Sindaco, per conoscere e sapere se l’Amministrazione:

– intende intervenire immediatamente presso il Provveditorato OO.PP. e presso la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio affinché si sospenda l’appalto e si modifichi la destinazione del bene oggetto dello smontaggio, tutelandone l’esistenza e la sua valorizzazione.

Brindisi, lì 28 gennaio 2016

Gruppo Consiliare di Forza Italia

Mauro D’Attis (fto)

Cosimo Elmo (fto)

Pietro Santoro (fto)

One Comment

  • Rispondi
    aldo
    29 Gennaio 2016

    Interventi vietati. Chi possiede un bene culturale deve stare attento a non fare determinate cose. “I beni culturali non possono essere distrutti, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione”, recita l’articolo 20 del Codice dei beni culturali. Inoltre, alcuni interventi che coinvolgono il bene, come lo spostamento temporaneo o la demolizione, hanno bisogno dell’autorizzazione del Ministero.