“Apprendiamo con un amaro sorriso le dichiarazioni del Sindaco Consales in tema di riscossione tributi e lotta all’evasione“, siamo “compiaciuti per i risultati raggiunti che danno Brindisi come terza in Puglia per capacità di incassare le imposte” e saremmo “amareggiati se il Comune dovesse scegliere di internalizzare il servizio“.
Sono queste in sintesi le dichiarazioni e gli umori di 12 impiegati dell’Abaco – attuale concessionario per l’accertamento e la riscossione delle entrate del Comune di Brindisi. Sono Arnese E., Barba I., Borromeo D., Curto R., De Rosa M., Gagliani M. Guadalupi I., Guadalupi L., Intiglietta M., Masi A., Pampo S., Saponaro M., Tricarico A.
In un comunicato stampa diffuso nella giornata di oggi, i lavoratori si dicono “compiaciuti per il risultato dichiarato – emerso da fonte autorevole come il Sole 24 ore – poiché coscienti, essendo il braccio operativo del Comune in tema di tributi locali da almeno 12 anni, che i risultati lusinghieri sono il frutto dell’impegno costante e responsabile, tenuto conto della difficile situazione in cui si è operato negli ultimi cinque anni caratterizzati dall’avvicendamento di quattro diversi concessionari, con le difficoltà operative che ne conseguono.
I dipendenti di Abaco “rammentano che l’impegno e la continuità operativa a favore del proprio Comune non sono mai venuti meno, neanche quando, per ben due volte, hanno lavorato pur senza percepire lo stipendio per diversi mesi, a causa delle ben note vicende amministrative che portarono come conseguenza la rescissione del contratto di servizio con Gestor nel 2010 e con Gema nel 2012“.
“Alla luce di queste considerazioni – concludono – sono molto amareggiati nel leggere che il Comune si appresterebbe ad internalizzare il servizio, qualora anche questo ulteriore esperimento di gara (il quinto) andasse deserto“.
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